Strage di Vibo Valentia, la commemorazione del Cnddu
“Commemorarli significa tramandare la memoria ai posteri e oggi in un momento così difficile significa ricordare ancora una volta gli orrori della guerra e tutte le vittime specialmente quelle giovanissime”. È quanto afferma in una nota il presidente del Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina “Diritti Umani”, Romano Pesavento, che ha inteso commemorare le vittime della strage di Vibo Valentia.
L’evento, oramai lontano nel tempo, si colloca al 12 aprile del 1943, quando le bombe degli alleati colpirono, nel corso di un raid, un asilo cittadino. Morirono in dieci, per lo più bambini. “I loro nomi oggi sono impressi su una targa a ricordo di quel tragico evento” continua Pesavento, che non manca di citarli: Annunziata Corso di 7 anni, Lucia De Lorenzo di 11 anni, Rosaria De Lorenzo di 5 anni, Giovanna Lenza di 14 anni, Teresa Sacco di 23 anni, Mariantonia Romano di 33 anni, Nicolina Neri di 10 anni, Vincenzo Neri di 7 anni, Anna Neri di 3 anni e Franca Neri, di appena 7 mesi.
“La pace è fondamentale per il progresso e la serenità di tutti gli esseri umani” conclude il presidente del Cnddu. “Rievocare i fatti luttuosi e orrendi degli eventi bellici deve spingere le future generazioni ad intraprendere percorsi di solidarietà e dialogo. La scuola è luogo d’incontro e diffusione degli ideali umanitari”.