Biomasse Italia di Strongoli, si sblocca la vertenza: revocato sciopero
E’ stato revocato lo sciopero di 4 ore previsto per domani, venerdì 16 aprile, che avrebbe dovuto bloccare la produzione dell’impianto termoelettrico Biomasse Italia di Strongoli. Nella tarda serata di lunedì, a seguito dell’ennesimo tentativo di concertazione tra l’Azienda e le OOSS Filctem Cgil, Flaei Cisl Reti e Uiltec Uil, si è trovata l’intesa su un accordo che sblocca una vertenza datata settembre 2019, e che nello scorso dicembre aveva già prodotto una massiccia astensione dal lavoro per 4 ore delle maestranze.
Le Segreterie regionali delle Organizzazioni di categoria, insieme alla Rsu del sito, hanno dimostrato una particolare determinazione a far recepire al management aziendale l’esigenza di porre in essere misure atte a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, l’applicazione del Contratto Collettivo di Settore Elettrico, la gestione in sicurezza dell’esercizio dell’impianto. Insieme a questo, anche il riconoscimento di alcune indennità previste dallo stesso CCNL e una pianificazione complessiva di crescite professionali.
“Dopo una lunga parentesi di buio sotto il profilo delle relazioni industriali – spiegano al riguardo i segretari regionali Francesco Gatto (Filctem Cgil), Francesco Timpano (Flaei Cisl Reti) e Vincenzo Celi (Uiltec Uil) – l’accordo siglato lunedì rappresenta per noi sì l’epilogo di una lunga ed estenuante vertenza, ma ci auguriamo possa rappresentare l’avvio di una fase concertativa più serena, ispirata dal riconoscimento e dal rispetto del ruolo delle rappresentanze e dei lavoratori”.
Un risultato al quale non si sarebbe arrivati se proprio i lavoratori non avessero dimostrato una compattezza particolare nel sostenere la rivendicazione sindacale, portata avanti instancabilmente dalla Rsu composta da Cataldo Manfredi (Filctem), Francesco Laurenzano (Flaei) e Giovanni Novello (Uiltec).
“Non abbiamo ottenuto sicuramente quanto volevamo e pensavamo fosse stato legittimo ottenere – aggiungono questi ultimi – ma in un contesto come quello in cui si è sviluppato il confronto riteniamo si tratti di un risultato alquanto apprezzabile”.
“Siamo soddisfatti – riprendono i rappresentanti regionali – di aver potuto revocare l’azione di lotta, anche in ossequio ad uno spirito di responsabilità che ha sempre contraddistinto la nostra azione a salvaguardia della sussistenza di questi impianti sul territorio”.