Agricoltura, adottato il disciplinare per l’uso dei reflui organici
La Giunta regionale ha approvato il disciplinare per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, dei digestati e delle acque reflue e il programma di azione per le zone vulnerabili, e per quelle non vulnerabili, all’inquinamento da nitrati di origine agricola.
“La Calabria si è dotata di uno strumento essenziale ai fini della regolamentazione dello stoccaggio e utilizzo degli effluenti di allevamento (letami e liquami), del digestato originato dalla fermentazione anaerobica di matrici agricole per la produzione di biogas e dei reflui delle piccole aziende agroalimentari”, è scritto nella delibera, in cui si ricorda la conferma della “designazione e la perimetrazione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola (Zvn) e il relativo Piano di azione, sanando di fatto la procedura di infrazione avviata nel 2018 dalla Commissione europea”.
“Un atto dovuto per la nostra terra, finalizzato – afferma l’assessore Gianluca Gallo – al contenimento e al controllo dell’inquinamento da nitrati da fonte agricole, nel pieno rispetto delle stringenti normative comunitarie e nazionali in materia. Un plauso va al dipartimento Agricoltura che, insieme ai colleghi del dipartimento Ambiente, si è impegnato a fondo nello studio e nell’adattamento della legislazione alle particolari condizioni pedoclimatiche e produttive della Calabria che, pur presentando una condizione di basso rischio da inquinamento da nitrati da fonti agro-zootecniche, vanno monitorate e tenute sotto costante controllo”.