La Cisl reggina a tutela del bergamotto: “Esiste pericolo di impatto ambientale”
Un allarme che non “riguarderebbe la coltura del Bergamotto ma anche di altri segmenti del comparto agricolo, che rischiano un impatto ambientale dovuto ai cambiamenti climatici se non si interviene assicurando risorse idriche necessarie soprattutto nella fascia ionica della provincia” viene lanciato dalla segretaria generale della Cisl di Reggio Calabria, Rosy Perrone, e dal segretario della Fai Cisl di Reggio Calabria, Romolo Piscioneri.
“Un ritorno necessario di attenzione sulle tre dighe e dell'utilizzo di parte delle loro acque per tutelare le grandi coltivazioni di pregio, sulla costa ma soprattutto nell'ampia collina dell’intera area metropolitana. Va data alla collina la possibilità di preservare la preziosa biodiversità attraverso nuovi servizi pensati in un progetto specifico che riqualifichi le terre e si dia la possibilità di lavorare su nuove vie di sostenibilità agricola, zootecnica, agroambientale” spiegano i sindacalisti, che chiedono di far giungere l’acqua tramite un sistema moderno in grado di garantirla puntualmente ed in modo permanente.
“Sarà dunque fondamentale, sfruttare attraverso progetti di riqualificazione e valorizzazione, le infrastrutture idriche, per le quali l’Unione Europea, riserva al Mezzogiorno d’Italia ben 501 milioni su un totale di 2,8 miliardi” concludono i sindacalisti, il tutto per “tutelare l’immenso patrimonio agroalimentare e viticolo del territorio”.