Al via il ciclo di seminari dedicati al fotografo Luigi Cipparrone
Un ciclo di seminari per conoscere il pioniere della fotografia stenopeica in Calabria per il progetto “Luigi Cipparrone. Con questo obiettivo l’associazione culturale Fata Morgana, con il patrocinio della Regione, ha deciso di organizzare un ciclo di incontro che partirà il 27 aprile.
“Esplorazioni per la Calabria: Luigi Cipparrone e il patrimonio culturale regionale” è il titolo del primo seminario che si svolgerà online sulla piattaforma Zoom martedì 27 aprile alle 18.00 (il link per partecipare sarà disponibile sulla pagina Facebook dell’Associazione culturale Fata Morgana). L’evento vedrà tra i relatori Caterina Martino, dell’Università degli studi di Udine, e Valentino Guido, fotografo stenopeico e costruttore di pinhole, nonché delegato Fiaf Calabria.
Guido, specializzato in stenopeica, da giovane fotografo ha conosciuto Cipparrone lasciandosi ispirare dal suo lavoro. Nel seminario, attraverso la sua esperienza artistica, Guido introdurrà la fotografia stenopeica illustrandone tecniche e capacità di questo genere, di cui Cipparrone fu anche un importante teorico.
Quattro seminari, ogni martedì, dal 27 aprile al 18 maggio, per scoprire, analizzare e valorizzare l’opera di Cipparrone sulla Calabria, uno progetto che darà vita a una primissima forma di ricerca sul fondo ancora inedito dell’artista della fotografia contemporanea.
Molti dei relatori hanno conosciuto Cipparrone, altri hanno già intrapreso un percorso di valorizzazione delle sue ricerche fotografiche, altri ancora si sono lasciati ispirare dalla sua innovativa ricerca fotografica in Calabria e sulla Calabria. Cipparrone ha saputo coniugare teoria e pratica, attività concettuale e professionale non solo come fotografo ma come promotore di una cultura fotografica volta alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico calabrese, attraverso la fotografia e l’editoria.
“L’idea del progetto – commenta la curatrice e coordinatrice scientifica del progetto Caterina Martino – nasce dalla mia attività di ricerca come studiosa di fotografia. Visitando alcuni archivi nazionali e internazionali durante il dottorato ho appreso quanto sia importante il rapporto tra fotografo, territorio e archivio. Da sempre ho cercato di concentrare la mia ricerca sulla fotografia e sul territorio calabrese e sono rimasta affascinata dal lavoro di Cipparrone. Il suo fondo fotografico è ricco, così come lo è stata poi la sua intera attività. È stato fondamentale l’aiuto e l’entusiasmo da parte della famiglia, gli eredi Cipparrone, quindi la moglie Gabriella Lo Feudo e la figlia Anna Cipparrone”.
Un progetto curato da un team al femminile composto da Caterina Martino, responsabile scientifico del progetto, Loredana Ciliberto, responsabile organizzativa e promozione, Maria Furfaro, responsabile videoproduzioni, Valeria Bonacci e Giorgia Simonetta, ufficio stampa del progetto, insieme al contributo di Gabriella Lo Feudo, Anna Cipparrone e Gabriella Donnici, direttrice della Bau.
“Luigi Cipparrone (1947 – 2013). La fotografia come archivio del territorio calabrese” è realizzato in partenariato con l’Università della Calabria, il DISPeS, il Servizio Automazione Biblioteche, la BAU e il Comune di Rende, e con la collaborazione e il patrocinio dell’associazione “L’impronta. culture fotografiche”, del Maon, dell’Associazione Culturale Centro per l'arte e la cultura "A. Capizzano", e del Cineclub Canudo.