Università belga ritira la campagna “‘ndrangheta per dessert”. L’ADCI: “Sbagliando s’impara, speriamo…”
Prima le proteste di alcuni studenti a Bruxelles, poi la dura condanna dell’ADCI, Art Directors Club Italiano, l’associazione dei pubblicitari italiani, quindi l’interessamento della diplomazia italiana ed infine, in 24 ore, sul tavolo dell’ambasciatore italiano in Belgio sono arrivate le scuse dell’Università di Leuven, la più antica del paese, essendo stata fondata nel 1425 e che si distingue peraltro per le sue profonde radici cattoliche, che nei giorni scorsi per promozionare un corso di lingue in italiano aveva esposto una maldestra campagna pubblicitaria che recitava “’ndrangheta per dessert”
“Per KU Leuven – si legge sul comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Università - ovviamente, non vi è mai stata intenzione di ferire nessuno. Lo slogan aveva lo scopo solo di colpire gli studenti" e prosegue che come comunicato all'Ambasciata d'Italia in Belgio, KU Leuven ha quindi deciso di ritirare questa campagna da oggi esprimendo " il suo rammarico per le questioni indesiderate sollevate all'interno della comunità italiana in Belgio”.
“Sbagliando s’impara – commenta soddisfatto il presidente dell’ADCI Vicky Gitto - speriamo che questa scivolata abbia insegnato agli accademici belgi quanto la comunicazione, soprattutto in un’epoca come la nostra dove tutto è velocissimo e virtuale, è mestiere serio ma soprattutto che facili scorciatoie per ottenere un pò di visibilità, soprattutto quando giocano su valori e dignità dei popoli, non devono essere utilizzati neppure per scherzo. Ma questo non è solo un tema di comunicazione, quanto più di etica e rispetto”.