Italia Nostra Crotone su beni comuni a rischio
Insieme all’acqua, bene pubblico di primaria rilevanza, c’è un’altra preziosa risorsa naturale, ad essa strettamente collegata, che corre dei seri rischi specie nella nostra regione: il patrimonio forestale. Un fenomeno preoccupante sta passando sotto silenzio: la continua deforestazione del territorio collinare e montano, persino all’interno dei parchi nazionali della Sila e del Pollino. Dal momento che le riserve d'acqua potabile provengono per lo più dalle sorgenti cristalline delle montagne, impegnarsi per la salvaguardia dei boschi e delle foreste significa anche custodire e preservare le preziose sorgenti ed i corsi d'acqua che scendono dai monti. Le tanto rinomate "chiare fresche e dolci" acque (le più pure e cristalline) finiscono spesso in bottiglie di plastica, invece che scorrere nelle fontane pubbliche. Viaggiano nelle autostrade piuttosto che nei fiumi. Sempre più spesso diventano beni non più pubblici, ma di privati che ne traggono notevoli profitti, mentre i comuni sono alle prese con l’emergenza idrica, specie nel periodo estivo. Privatizzazione, disboscamento e conseguente impoverimento delle sorgenti d’acqua oltre che della biodiversità impongono vigilanza ed attenzione da parte della popolazione oltre che continui controlli dalle autorità competenti. I boschi e le foreste, proprio come l’acqua, sono un Patrimonio naturale prezioso, beni comuni indispensabili per la sopravvivenza stessa dell’umanità. L’accesso all’acqua (come la tutela dei boschi) deve essere considerato un diritto fondamentale perché elemento indispensabile alla vita. Andiamo a votare ed invitiamo a votare per i referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare. Per difendere il diritto alla salute, alla vita nostra e delle generazioni future. Ricordando che…Nel mondo c’è posto per le necessità di tutti, ma non per la cupidigia di tutti (Gandhi).
Teresa Liguori
Presidente sezione di Crotone