Emergenza rifiuti: Rita del Lorenzo (Idm): “No alla discarica di Comunia di Motta San Giovanni”
“L’emergenza rifiuti è un problema serio e delicato; se ne producono in continuazione a partire dagli scarti alimentari, dalle demolizioni edili, dal giardinaggio, per finire alla plastica, alla carta, a quelli speciali come per esempio quelli ospedalieri. Il problema della loro gestione assume un ruolo di primaria importanza, di solito una parte è riciclata mentre il resto, una buona fetta, viene conferita in discarica. La direttiva sui rifiuti stabilisce una gerarchia che prevede la prevenzione, la preparazione al riuso, il riciclaggio e il recupero ed infine lo smaltimento”. Così si legge in una nota di Rita del Lorenzo, vicesegretaria regionale Idm.
“Italia del Meridione – continua del Lorenzo – è intervenuta più volte sulla questione, oggi a maggior ragione, seguendo le linee di ciò che ci viene chiesto anche dalla Comunità europea con la Transizione Ecologica e inserita nel Pnrr nazionale, è urgente intervenire con soluzioni definitive. L’obiettivo è la rigenerazione dei rifiuti come risorsa e la riduzione al minimo della porzione da conferire a discarica. La situazione in Calabria è al collasso, devono essere gestiti e smaltiti enormi quantità di rifiuti senza siti idonei; le soluzioni continuano ad essere le discariche a cielo aperto o alcune discariche situate in zone non idonee: zone franose e/o vicine ai centri abitati”.
“Un esempio tra tanti la discarica di Comunia nel Comune di Motta San Giovanni: non si comprende bene perché si insista ancora per la sua riapertura considerato che è situata in una zona ad elevato rischio di frana”. Sono infatti evidenti i segnali del dissesto in atto e le vistose fratture di tensione su cui poggia la strada, che testimoniano incipienti fenomeni franosi, che in alcuni casi si presentano in fase avanzata di evoluzione ma non solo l’impatto ambientale è notevole, i cumuli di rifiuti più volte durante l’anno sprigionano fumi tossici. Osservando l’area dall’alto ci si rende conto di come sia assolutamente impensabile una sua riapertura; gli unici interventi urgenti e necessari per quel sito sono la messa in sicurezza e la bonifica”. Si legge ancora nella nota.
“In generale, crediamo che le discariche non rappresentino una misura efficace per lo smaltimento dei rifiuti ma soltanto, e se adeguatamente controllate e sorvegliate, un’alternativa provvisoria ad una messa a sistema del ciclo integrato dei rifiuti nel rispetto dei criteri per la sostenibilità ambientale e lo sviluppo sostenibile, soprattutto in una terra come la Calabria che gode di un patrimonio ambientale unico semmai da tutelare e valorizzare" conclude la vicesegretaria "così come il benessere e la salute delle sue comunità”.