Asp Crotone. Commissario boccia i bilanci 2018 e 2019, perdite per più di 30mln
Una perdita d’esercizio per l’anno 2018 di poco più di 30 milioni di euro (esattamente 30.189.924,21), ovvero “in misura maggiore rispetto alla perdita registrata nell’anno precedente”, il 2017, quando è stata di oltre 18 milioni (18.694.145,14), a fronte del pareggio del bilancio di previsione riportato nella deliberazione 111 del 31 ottobre 2017.
Non va meglio nel 2019, quando la perdita sale ancora attestandosi a oltre 35 milioni (35.219.132,06), 5 in più, quindi, rispetto all’anno prima, anche in questo caso a fronte del pareggio del bilancio di previsione di cui alla deliberazione 507 del 31 ottobre del 2018.
Ci sono questi valori alla base della bocciatura del commissario ad acta alla sanità calabrese, Guido Nicolò Longo, dei bilanci 2018 e 2019 dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone.
Due impietose “non approvazioni con riserva” riportate in altrettanti Dca, i Decreti del commissario, i numeri 66 e 67 del 29 aprile scorso, in cui Longo evidenzia le perdite d’esercizio dell’Asp pitagorica rapportate “alle risorse assegnate” evidenzino “una mancata coerenza con gli obiettivi dell’equilibrio economico finanziario” sanciti dall’Intesa Stato-Regioni del marzo 2005.
Il commissario ha dunque riscontrato il mancato rispetto del disposto sul contenimento della spesa consulenze sanitarie e non sanitarie sia per l’anno 2018 che 2019 e che permangano criticità per gli esercizi 2015, 2016, 2017 e 2018 “relativamente ai criteri contabili adottati sulla procedura degli ammortamenti”.
Il Collegio Sindacale, con una relazione allegata, ha espresso parere favorevole al documento contabile ma secondo il commissario non avrebbe attenzionato la verifica della procedura del trattamento contabile delle Immobilizzazioni adottata dall’Azienda, “per come rilevata dal Dipartimento”.
Le tabelle allegate riportano quindi come rispetto al 2018, nel 2019 il valore della produzione dell’Azienda sanitaria sia aumentato di quasi 11 milioni di euro, e come i costi, siano saliti anch’essi di quasi 6 milioni di euro, mentre le perdite da un anno all’altro siano aumentate di circa 5 milioni.
Longo, infine, ha dato 30 giorni di tempo all’Asp pitagorica affinché provveda ad una serie di adempimenti, Il primo è quello di “rivisitare la procedura del trattamento contabile delle immobilizzazioni materiali, rappresentando le rettifiche da apportare o se operate per le quote maturate sui beni acquistati negli esercizi precedenti, rientranti ancora nel procedimento contabile dell’ammortamento”.
Contestualmente l’azienda dovrà relazione sull’applicazione del nuovo principio di stima cosiddetto del “cambiamento del principio contabile” sulle scritture di rettifica operate sul saldo d’apertura del patrimonio netto dell’esercizio in corso “ovvero, la quantificazione di valore del fondo ammortamento delle Immobilizzazioni oggetto del ricalcolo dei fondi per l’anno 2011 e precedenti”.
Dovrà infine specificare la composizione della voce che compone il Patrimonio Netto, “Utile (Perdite) portati a nuovo” per le differenze “riconducibili alle movimentazioni operate”.