Rapporto Excelsior, a maggio previste 670 assunzioni nella provincia di Crotone

Crotone Attualità

Sono 670 le assunzioni previste sul territorio cortonese nel mese di maggio. Emerge dal rapporto Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo maggio - luglio 2021. L’ufficio studi della Camera di commercio di Crotone ha infatti elaborato i dati dell’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’Anpal.

I dati evidenziano una previsione occupazionale di 2.590 nuove assunzioni di cui 670 nel mese di maggio 2021 nella provincia di Crotone, di 6.400 nella regione Calabria e complessivamente in Italia circa 390.000. Aumentano di 240 gli ingressi previsti dalle imprese crotonesi per il mese di maggio 2021 rispetto a quanto preventivato nel mese precedente, di 80 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma diminuiscono di 200 unità rispetto al maggio 2019.

Nel 31% dei casi le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 69% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita.

Le nuove assunzioni si concentreranno per il 65% dei casi nel settore dei servizi, il restante 25% nel settore industria e per il 90% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 670 assunzioni circa 130 unità saranno assunte nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, 110 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone,110 unità nel settore delle costruzioni, 90 unità nel settore del commercio, 40 unità settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, e infine 190 unità ad altri settori.

In base alla classe dimensionale circa l’89,5% delle nuove assunzioni riguarderà imprese fino a 49 dipendenti (circa 600 unità); mentre il 9% interesserà le imprese con dipendenti da 50-249 unità (circa 60 unità) e il restante 1,5% ad imprese con classe dimensionale superiore a 250 dipendenti (circa 10 unità). Circa il 16% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale, 17%); il 32% destinato alle figure operai, specializzati e conduttori impianti; il 31% destinato ai professionisti commerciali e dei servizi, il 13% destinato a profili generici e infine l’8% destinato agli impiegati.

Le nuove assunzioni interesseranno per il 26% giovani, con meno di 30 anni di età e verrà richiesta al 68% esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Infine in base al titolo di studio al 13% dei nuovi assunti verrà richiesta la laurea; al 25% il diploma scuola media superiore; al 22% dei casi la qualifica o diploma professionale mentre la scuola dell’obbligo verrà richiesta solo nel 38% delle nuove assunzioni.

In 30 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono assunzioni pari al 12% del totale richiesto. Le nuove assunzioni richieste nel mese di maggio interesseranno per il 48,7% all’ area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 19,8% alle aree commerciali e della vendita, il 12,4% alle aree tecniche e della progettazione, il 12,4% all’area della logistica e infine solo il 4,6 all’area amministrativa. Nel dettaglio, le professioni più difficili da reperire risultano rientrare per il 41% nell’area della logistica; circa il 31,4% nell’area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 37,3% nelle aree tecniche e della progettazione, il 16,7% nelle aree commerciali e della vendita e infine il 12,9% nell’area amministrativa.

“Purtroppo il sistema economico locale non è ancora riuscito a far fronte alle difficoltà legate alla pandemia – è il commento del Commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – In altri anni, in questo periodo, le previsioni occupazionali sarebbero state di gran lunga maggiori, in vista dell’imminente stagione turistica. Purtroppo oggi, anche a causa degli annunci poco chiari circa le eventuali restrizioni e ai ritardi sul piano vaccinale, le imprese hanno timore di assumere e si mantengono su livello prudenziali. Pur continuando a tenere la guardia alta per contenere i contagi, occorre dare certezze agli imprenditori, in particolare a vantaggio di un’economia come la nostra, in cui il turismo è fortemente stagionalizzato sui mesi estivi”.