No vincolo esclusività infermieri, Opi: «attività fuori orario spinta decisiva per i vaccini»
«Un atto che va oltre l’appartenenza politica e testimonia l’impegno a favore delle questioni generali del Paese». Così la presidente Giovanna Cavaliere e i consiglieri dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Catanzaro sull’ Ordine del Giorno che, dopo avere incassato la fiducia come emendamento, l’on. Wanda Ferro (FdI) presenterà al Decreto Sostegni per l’abolizione del vincolo di esclusività della professione infermieristica.
«Consentire agli infermieri (ordinari, pediatrici) di svolgere attività anche al di fuori del regolare orario di lavoro – aggiunge l’Opi Catanzaro – soprattutto in questo periodo di marcata pandemia, significherebbe imprimere una svolta decisiva alla campagna vaccinale anti - Covid e raggiungere prima l’immunità di gregge».
L’Opi Catanzaro insiste su un concetto più volte ribadito dalla presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli: «Gli infermieri giocano un ruolo essenziale nei piani di vaccinazione – ricordano – perché da sempre presenti nei centri dove si realizzano le inoculazioni dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’età adulta. Essi, infatti, rappresentano una figura principale, perché, dopo l’anamnesi del medico referente, si occupano dell’inoculazione e della successiva osservazione. Quello dell’esclusività è un problema normativo legato al fatto che gli infermieri dipendenti del Ssn, circa 270mila, sono sottoposti al Decreto legislativo 175 del 2001, il quale prevede l’impossibilità di svolgere altre attività lavorative al di fuori di quella dipendente. Siamo sempre più convinti che allentando tale vincolo, gli infermieri potrebbero tranquillamente svolgere orari aggiuntivi, ovviamente retribuiti».
Con le proposte formulate ai ministeri competenti, l’Opi Catanzaro si augura che «anche grazie alla spinta propulsiva dell’Ordine del Giorno in via di presentazione dall’on. Wanda Ferro che, dopo aver fatto proprie le nostre sollecitazioni, ha dimostrato particolare sensibilità alle esigenze della categoria interpretandone il ruolo strategico in questo particolare momento storico, si riesca a superare una impasse che farebbe bene non solo agli infermieri ma, anche e soprattutto, ai cittadini e all’intero comparto sanità».