Ultimo ciak a Monterosso Calabro per “Il sentiero”
Ultimo ciak a Monterosso Calabro per le riprese del cortometraggio “Il sentiero” diretto dal regista cosentino Gianfranco Confessore nell’ambito del Festival cinematografico “L'Arte del Corto”, giunto alla V edizione.
L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale di Monterosso Calabro, è nato per sostenere e valorizzare i territori e i talenti locali; l’evento culturale è diventato punto di riferimento in Calabria per gli addetti ai lavori e per tutti gli amanti del cinema.
La produzione esecutiva del cortometraggio è interamente curata da Pasquale Arnone. Il cast presenta nomi del calibro di Daniela Fazzolari, Antonio Tallura, Marcello Arnone, Antonello Lombardo, Federica Montanelli. Verranno utilizzati processi realizzativi all’avanguardia: dalla modellazione tridimensionale, agli effetti particellari; dal girato su green screen, alle tecniche di rotoscooping.
Il sindaco di Monterosso Calabro, Antonio Giacomo Lampasi, esprime il suo orgoglio e la sua soddisfazione per l’evento, vera e propria “invenzione” dell’Amministrazione: “Da diversi anni il festival “L’arte del corto” è l’evento più importante delle Preserre Vibonesi. Per buona parte si svolge nel circondario di Monterosso Calabro e dei paesi limitrofi e coinvolge molte componenti sociali e ottiene risultati eccellenti in termini di presenze di turisti, visitatori e appassionati di cinema.
L’idea innovativa e vincente del festival è stata quella di offrire agli autori, come sfondo delle storie da loro raccontate attraverso le immagini, i luoghi caratteristici dal punto di vista storico e paesaggistico del paese e dei dintorni. Ad ogni edizione, grazie ai fondi provenienti da bandi regionali, tre registi si sfidano, ambientando le loro storie nei luoghi di Monterosso Calabro e dintorni al fine di valorizzare gli incantevoli scorci che questi angoli di Calabria sanno offrire. I registi partecipanti si impegnano a girare un cortometraggio a tema libero la cui opera dovrà valorizzare le bellezze paesaggistiche e culturali.
Nella serata finale, una giuria di esperti premia la migliore opera in gara, nell’incantevole scenario offerto dal Borgo da Oscar Monterosso Calabro.
La manifestazione “L’Arte del Corto” è patrocinata dalla Regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.La manifestazione L’Arte del Corto è patrocinato dalla Regione Calabria grazie al bando P.A.C 6.7.1. “approvazione avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria – Annualità 2019”.
La storia è ambientata nel paese di Monterosso Calabro, che da qualche giorno è interessato da un incessante movimento tellurico. Le scosse fortunatamente non sono violente, ma gli abitanti sono molto preoccupati perché nei secoli precedenti, il paesino delle Serre Vibonesi è stato completamente distrutto da un fortissimo terremoto. Nonostante le scosse siano di leggera intensità, su alcuni edifici si formano delle strane crepe; non particolarmente profonde ma con una forma piuttosto precisa; sembrano dei simboli, forse dei caratteri che, cosa ancor più strana, scompaiono dopo poco tempo. La situazione diventa più pesante quando alcune bimbe di Monterosso cominciano ad avere uno strano sogno ricorrente: una figura indefinita e misteriosa si aggira per le stradine di Monterosso.
Al suo passaggio, si formano delle orme luminescenti che somigliano in maniera inequivocabile alle strane crepe provocate dal terremoto. Ad indagare sulla vicenda, su richiesta del sindaco e del parroco, preoccupati, arriva la scienziata Giulia Issel, pro nipote del famoso geologo di origine ebraica Arturo Issel. Giulia è una donna eclettica, grande geologo, e da sempre appassionata di storia antica e delle religioni con particolare rifermento alla cultura Ebraica. Dopo aver analizzato una serie di fotografie delle crepe in una lingua sconosciuta ai più, pronuncia una parola sottovoce, leggendo i simboli raffigurati. La parola la porta in località Condolima, agli antichi ruderi della chiesa dell’Addolorata. Cosa nasconde l’antico portale? Quali mondi potrebbe svelare? Ma, soprattutto, chi o cosa ha deciso di aprire un gate verso l’infinito?