Reggio, chiusa inchiesta sui “teganini”: sette indagati
“Muoviti, che quando veniamo noi devi preparaci da bere e stare zitto”. Questa una delle varie frasi pronunciate dai “teganini”, i giovani rampolli della cosca di ‘ndrangheta dei Tegano, che controllano il quartiere di Archi a Reggio Calabria.
Episodi che risalgono a diversi anni fa, come quelli registrati nel 2018 a danno di alcuni poliziotti, esplicitamente minacciati durante un controllo.
Concluse le indagini a carico di sette indagati, tra cui Domenico Tegano, ventinovenne già detenuto presso il carcere di Ancona, figlio del boss Pasquale. Indagini concluse anche per Angela Tegano, Antonio Cangemi, Antonio Domenico Drommi, Domenico Monorchio, Manuel Monorchio e Davide Vizzari, accusati a vario titolo di estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, il tutto aggravato dalle modalità mafiose.