Inchiesta “teganini”, Aloisio (Confesercenti): “Non dimentichiamo chi non ha il coraggio di denunciare”
"Quello di G.L. è un gesto straordinario nella sua normalità", è quanto scrive Claudio Aloisio, presidente Confesercenti Reggio Calabria.
"Denunciare coloro che, con la spocchia di chi si sente intoccabile, cercano di prevaricare, vessare, farla da padroni in casa d’altri, dovrebbe essere una cosa ovvia ma, alle nostre latitudini, non lo è affatto". Prosegue Aloisio.
Ma il presidente dell'associazione di categoria chiede di "non dimenticare chi non ha avuto questo coraggio. Tanti imprenditori che continuano, direttamente o indirettamente, a subire in silenzio ma non per questo devono essere considerati vigliacchi o, addirittura, “complici”. Sono invece vittime da sostenere e comprendere perché nessuno può pretendere che chi lavora onestamente debba essere anche un eroe".
Chiede quindi "che lo Stato faccia un ulteriore sforzo per dimostrare la vicinanza a chi decide di denunciare tramite, ad esempio, il rafforzamento delle norme a tutela delle vittime e la semplificazione dell’accesso agli aiuti economici. Le strette di mano e le prese di posizione pubbliche sono segnali importanti, certo, ma se non accompagnati da interventi rapidi e concreti rischiano di rimanere semplici e autoreferenziali esercizi di stile".
Conferma infine che l'associazione continuerà a "sostenere e rappresentare chiunque deciderà di seguire l’esempio dell’imprenditore convinti che, solo se saremo uniti, questa è una battaglia che alla fine vinceremo perché insieme, è bene sia chiaro a tutti, siamo più forti di uno sparuto gruppo di cialtroni che vorrebbe, con la forza vigliacca della prepotenza e della paura, continuare a tenere sotto scacco un’intera comunità".