Infrastrutture, Catalfamo: “Dialogo costante con il ministero”

Calabria Infrastrutture
Domenica Catalfamo

Investimenti del settore delle infrastrutture in Calabria, ma anche i contenuti del Pnrr. Sono stati i temi della riunione tra l’assessora regionale alle infrastrutture Domenica Catalfamo, e il dirigente del settore, Giuseppe Liritano, e il responsabile della struttura tecnica del ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili, Giuseppe Catalano.

“Durante la riunione – informa una nota dell’assessorato –, i principali temi di confronto hanno riguardato l’alta velocità ferroviaria, con l'imprescindibile obiettivo di garantire la massima riduzione dei tempi di percorrenza sul percorso Roma-Reggio Calabria, e gli interventi previsti per la messa in sicurezza dei porti calabresi. Particolare attenzione è stata posta anche sul tema dell’introduzione della nuova tecnologia di propulsione ad idrogeno. La Regione Calabria avvierà una collaborazione con il Mims per l’utilizzo di parte dei fondi del Pnrr, nello specifico delle linee gestite da Rete ferroviaria italiana e da Ferrovie della Calabria”.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre condiviso il percorso più celere per “giungere alla sottoscrizione del nuovo contratto di programma tra Mims e Anas, per i collegamenti tra Calabria e Sicilia, rispetto ai quali sono state preannunciate importanti novità mirate a ottimizzare, nel breve periodo, le modalità di attraversamento dello Stretto”.

L’assessore Catalfamo specifica che, al termine «dell'articolato e proficuo incontro, si è condivisa l'opportunità di organizzare, fin dalle prossime settimane, incontri tematici di approfondimento tecnico su ciascuno dei temi oggetto del confronto, alla presenza dei soggetti istituzionalmente competenti per materia. L'interlocuzione con il Mims sarà continua e attiva. Seguiremo da vicino le numerose azioni sul tema delle infrastrutture che il Governo in questo periodo dovrà portare celermente avanti. Ci impegneremo – conclude Catalfamo – per superare le criticità derivanti dalla mancata attenzione che alcune Regioni, come la Calabria, hanno subito per decenni”.