Praticava uccellagione con richiami vivi e un cellulare: denunciato
Richiami vivi impiegati per attirare gli uccelli e un cellulare utilizzato come richiamo acustico per riprodurre il canto delle varie specie di uccelli.
È questo, in parte, ciò che si sono trovati davanti i militari della stazione Carabinieri forestale di Lamezia Terme che, insieme alle guardie ecozoofile dell’Associazione Fare Ambiente di Catanzaro, sono intervenuti in località Scalfa per “smantellare” una postazione per il bracconaggio.
Sul posto i militari hanno sorpreso un uomo che era intento ad esercitare l’uccellagione. Nelle vicinanze, inoltre, erano presenti tre piccole gabbie con all’interno alcuni cardellini e un verzellino.
Il controllo, esteso anche presso il domicilio del soggetto colto in flagrante, ha consentito di accertare anche la detenzione abusiva di cartucce a palla.
L’uomo è stato pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria, per l’esercizio dell’uccellagione, la detenzione di fauna selvatica particolarmente protetta anche in condizioni incompatibili con la natura etologica della specie, e la detenzione abusiva di cartucce a palla.
Sequestrato inoltre tutta l’attrezzatura utilizzata per l’esercizio dell’uccellagione, il cellulare utilizzato come richiamo, e le cartucce a palla detenute abusivamente.
Gli uccellini catturati sono stati invece sequestrati e, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, immediatamente rimessi in libertà.