Lamezia. Operazione “Security”: controllo straordinario dei Carabinieri, 21 denunce
Nel corso del fine settimana il Comando Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme ha eseguito l’Operazione “Security” un servizio coordinato a largo raggio che ha visto l’impiego di circa 40 uomini, volto al controllo del territorio ed in particolare alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, dell’immigrazione clandestina, delle violazioni al codice della strada, nonché al controllo delle battute di caccia. Il servizio nasce dall’analisi delle attuali dinamiche sociali che ultimamente hanno caratterizzato la città e tende a sottolineare l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri alle problematiche quotidiane del cittadino. Troppe le vite infrante ed i giovani caduti sulle arterie stradali della giurisdizione soprattutto nel corso del venerdì e sabato notte di rientro dalle discoteche o dai locali notturni.
In tal senso sono state predisposte pattuglie munite di apposito “etilometro” sia nel centro cittadino sia lungo le principali arterie di accesso alla città al fine unico di riuscire a “salvare una vita in tempo”. Allo stesso tempo, analizzando il fenomeno dell’immigrazione clandestina che nell’ultimo periodo ha visto diversi sbarchi sulle coste calabresi, negli orari diurni numerose pattuglie distribuite sul territorio sono state impegnate in controlli nei confronti di cittadini stranieri, constatando e verificando la presenza o meno dei permessi di soggiorno al fine di garantire la liceità della permanenza sul suolo nazionale.
A prevenire e reprimere invece il fenomeno della prostituzione e del conseguenziale sfruttamento, sono stati i militari delle Stazioni di Nocera e Falerna con l’ausilio di pattuglie della Radiomobile, che predisponendo mirati interventi presso la SS 18 hanno proceduto ad identificare, denunciare e notificare fogli di via a 7 cittadine straniere, esigenza questa denunciata dalla locale cittadinanza esasperata e fatta propria dall’Arma locale che non ha esitato a recepire il loro grido di allarme. È proprio la sicurezza il minimo comun denominatore su cui si è basata questa attività che ha visto la denuncia complessiva di 21 persone e ammende per diverse migliaia di euro.