Portigliola. Avrebbero “bloccato” un noto lido della zona, indagati sindaco e collaboratori
Un avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso della Procura della Repubblica di Locri, è stato notificato questa mattina, dai carabinieri della compagnia locale, al sindaco del Comune di Portigliola, Rocco Luglio, oltre che al responsabile dell’area tecnico-manutentiva, al responsabile dell’area amministrativa e del Suap e al segretario generale dello stesso ente del reggino.
L’ipotesi degli inquirenti è che il primo cittadino e i suoi collaboratori, in concorso tra di loro ed in tempi diversi, abbiano messo in atto dei comportamenti illeciti, per far decadere illegittimamente un intestatario dalle concessioni demaniali dello stesso centro abitato, impedendo la gestione delle attività di un noto stabilimento balneare, il “Loa Beach”, dunque “procurando intenzionalmente all’intestatario e alla sua famiglia un danno ingiusto”, viene sostenuto dalla Procura.
Le indagini - che sono partite dopo la denuncia della persona offesa presentata alla stazione Carabinieri di Locri - sono state sviluppate, prevalentemente, analizzando la documentazione amministrativa acquisita e sequestrata dai miliari, ma anche ascoltando persone ritenute informate sui fatti.
Al termine gli investigatori si dicono certi di aver fatto luce sui presunti comportamenti tenuti dal Sindaco e dai suoi collaboratori a cui si contesta quindi di aver abusato delle rispettive posizioni pubbliche che rivestono.
Nello specifico, tra il settembre 2019 e l’aprile scorso, avrebbero emanato “intenzionalmente” atti dei rispettivi uffici “in assenza dei presupposti ed in mancanza delle procedure previste dalla legge”, evitando di dare pubblicità ai loro provvedimenti e rompendo - senza una giustificazione - qualsiasi forma di comunicazione con gli interessati, le cui istanze e richieste sarebbero rimaste di fatto inascoltate.