Riforma della Pac, Granata (Confagricoltura): “Così si frena la ripresa”

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“Le nuove problematiche aperte dalla crisi del Covid-19 e la conseguente ridefinizione del quadro finanziario, dovrebbero rappresentar motivi più che giustificati per un ripensamento della proposta di riforma della PAC; quello che si prospetta invece penalizza fortemente le imprese agricole”. È quanto afferma Paola Granata, presidente dell’unione della sezione cosentina di Confagricoltura.

“I parametri che l’Europa ha inserito nel New Green Deal risultano particolarmente onerosi per le imprese. Condizionalità ambientale e condizionalità sociale rischiano di aggravare ulteriormente gli adempimenti che le imprese devono fronteggiare” afferma ancora la Granata, che ricorda come gli agricoltori non si sono mai sottratti alle responsabilità, ma bisogna constatare che tutti gli sforzi fatti in questo periodo tragico non sono stati ripagati”.

“Le restrizioni penalizzano solo l’Europa ma lasciano il campo aperto agli altri paesi extra-europei” incalza ancora la presidente. “Poiché l’Europa non è autosufficiente e in virtù del fatto che la popolazione mondiale è in costante aumento, e necessita pertanto di maggiori derrate alimentari, l’approvvigionamento passerà da altri paesi terzi che non hanno un sistema di controlli come il nostro e non devono sottostare ai vincoli imposti”.

“La posta in gioco è alta” conclude. “Nelle prossime settimane si deciderà il futuro delle nostre aziende. Confagricoltura non può restare a guardare”.