Grandinata Pollino, Abate presenta interrogazione al Ministro dell’Agricoltura

Calabria Cronaca

È stata presentata da Rosa Silvana Abate, componente della commissione agricoltura e questioni regionali, un’interrogazione Ministro dell'Agricoltura sulla tromba d'aria e la grandinata caduta sulla calamità naturale che si è abbattuta nel fine settimana sulle aree produttive della Sibaritide e del Pollino (QUI).

Abate intende chiedere al ministro se “sia a conoscenza dei danni causati all'agricoltura dagli ultimi eventi atmosferici avversi e gli eventi calamitosi che si sono verificati nella Sibaritide e nell’area del Pollino e quali interventi straordinari intenda attivare per fare immediatamente fronte all'emergenza, permettendo alle imprese agricole, agrumicole, olivicole, vitivinicole e ortofrutticole una rapida ripresa produttiva”.

Abate intende poi chiedere ai colleghi della Camera di “inserire un emendamento, anche se fuori tempo massimo, per ampliare il fondo di solidarietà per i danni in agricoltura dovute alle calamità naturali così come accaduto per le gelate di aprile 2021. Spero che il Governo si attivi in questa direzione: gli agricoltori dell’area Jonica, della Sibaritide e del Pollino non sono di serie b rispetto a quelli del resto dell’Italia e la situazione è davvero grave perché sono andate già perdute due raccolti e tutto il settore nell’area è in ginocchio”.

In riferimento all’ondata di maltempo, Abate scrive poi che “in un contesto economico già problematico per l'emergenza sanitaria da COVID-19, si prospetta per molte imprese del comparto l'avvio di una fase estremamente difficile, in un quadro segnato dal progressivo aumento delle stime sui danni, a denotare l'eccezionalità del fenomeno che ha colpito tutta l’area (in particolare i Comuni di Cassano All’Ionio, Castrovillari, Frascineto, Corigliano-Rossano e zone limitrofe). Danni ingenti si sono inoltre registrati per le produzioni di pesche, ortaggi di stagione, albicocche, per le quali i raccolti sono andati quasi interamente bruciati”, scrive Abate.

“Da quanto è sinora emerso sembra che le perdite abbiano interessato anche le coltivazioni orticole e, soprattutto, sembra che le piogge e la tromba d’aria con conseguente grandinata abbiano interessato anche la produzione autunnale, in particolare andando ad intaccare il settore vitivinicolo, olivicolo e, soprattutto, quello agrumicolo su cui si basa tutta l’economia dell’area della Piana di Sibari, uno dei due polmoni produttivi dell’intera Regione Calabria. Fatte queste premesse, è necessario ora attivare con urgenza tutti gli strumenti previsti per la gestione delle calamità naturali indirizzando al fondo di solidarietà nazionale le risorse necessarie a fronteggiare un evento che si è manifestato come assolutamente straordinario. Il Comune di Cassano all’Ionio, quello più colpito dall’emergenza, ha già provveduto ad approvare una delibera di Giunta Comunale (n° 172 del 14/06/2021) dichiarando lo stato di calamità sul proprio territorio e presto anche gli altri comuni provvederanno a produrre i loro atti”.

Abate auspica poi che “anche la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e risorse Agroalimentari all’Agricoltura, che ha ricevuto segnalazione dei predetti eventi calamitosi che hanno colpito e danneggiato il territorio della Sibaritide, attivi i propri strumenti per rispondere all’emergenza con grande celerità”.