Guerra allo spaccio nel vibonese: scoperta piantagione, sequestrato un chilo di droga
Distruggere le piantagioni di canapa indiana e stringere il cerchio intorno agli spacciatori in azione nelle zone balneari del litorale tirrenico e in quelle montane del comprensorio serrese.
Questo il duplice obiettivo che si sono posti i carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia che, negli ultimi giorni, insieme ai colleghi delle Stazioni locali competenti e agli specialisti dei Cacciatori Calabria, hanno fatto scattate sul territorio una vasta operazione che ha visto eseguire numerose perquisizioni e rastrellamenti.
Scopo, e come accennavamo, è stato proprio quello di contrastare, in tutti i suoi aspetti, tanto il traffico quanto anche il consumo di droga, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi
È così che a Capistrano, i Carabinieri della Stazione di Monterosso e dello Squadrone Cacciatori, durante un’accurata perlustrazione delle zone boschive hanno effettuato un primo “colpo”: in un fusto interrato nel sottobosco di località Coccari, hanno scovato ben 900 grammi di marijuana.
Nella stessa zona, poi, e nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita nei confronti di un giovane incensurato del luogo, nella camera da letto, è stato trovato un sacchetto in cellophane con dentro un grammo dello stesso stupefacente che il giovane, che è stato ovviamente segnalato alla Prefettura quale assuntore di droghe, aveva nascosto abilmente tra i vestiti riposti in un comodino.
A Nicotera Marina è stata invece scovata, tra la fitta vegetazione di un terreno agricolo abbandonato, una piantagione di cannabis indica costituita da duemila piante alte in media circa un metro.
Nel corso dell’attività, sempre nell’area di Nicotera, i Carabinieri hanno arrestato una persona, già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.
Durante una perquisizione domiciliare, i militari gli hanno trovato una busta con 40 grammi di marijuana, del materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro mentre l’uomo, dopo l’arresto, è stato messo ai domiciliari.