Nuova ordinanza di Spirlì: lavoro nei campi vietato nelle ore più calde
Stop al lavoro nei campi nelle ore più calde del giorno. Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato un’ordinanza con la quale vieta “il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12.30 alle 16 con efficacia immediata e fino al 31 agosto, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” 12, segnali un livello di rischio “Alto”».
Nel provvedimento si considera che “l’eccezionale ondata di caldo, caratterizzata da fasi in cui le temperature risultano particolarmente elevate, rendono rischioso lo svolgimento dell’attività lavorativa, soprattutto nei settori per i quali il lavoro viene svolto prevalentemente in ambiente esterno”.
“Il Coordinamento tecnico interregionale della sicurezza nei luoghi di lavoro, d’intesa con l’Ispettorato nazionale del lavoro (Direzione centrale tutela, sicurezza e vigilanza del lavoro) sta predisponendo delle raccomandazioni per i lavoratori esposti a rischi derivanti dall’innalzamento delle temperature, in particolare nei cantieri, in agricoltura e nel florovivaismo. Restano salvi – è scritto ancora – eventuali provvedimenti sindacali limitati all'ambito territoriale di riferimento”.