Vaccinazioni anti-covid, la denuncia di Emergency: “Alcune categorie restano escluse”
“Dare la possibilità ai cittadini extra-UE irregolari e in via di regolarizzazione di registrarsi sulla piattaforma online per le prenotazioni del vaccino anti Covid-19 in Calabria è già un primo risultato. Rimangono tuttavia una serie di problemi tecnici che escludono ancora alcune categorie dalla possibilità di registrarsi per ricevere un appuntamento”. Lo afferma Mauro Destefano, coordinatore dell’ambulatorio Emergency di Polistena, che nonostante le segnalazioni e le migliorie apportate riscontra ulteriori difficoltà nella prenotazione per alcune categorie di cittadini stranieri.
“Fin dall’avvio della campagna vaccinale, Emergency ha sottolineato la necessità di garantire la vaccinazione in via prioritaria di tutti i soggetti vulnerabili, senza nessuna distinzione a seconda dello status amministrativo” ribadisce Destefano, affermando che “sono state apportate alcune delle modifiche suggerite alla piattaforma, ma alcuni problemi tecnici impediscono a oggi la registrazione di alcune categorie di stranieri”, in particolar modo i cittadini dotati di codice Eni – Europeo non iscritto al sistema sanitario – e quelli dotati del solo codice fiscale.
“Al momento, soltanto gli stranieri extra-UE irregolari provvisti di codice Stp1 (attribuito per urgenza medica e cure essenziali e che sostituisce la tessera sanitaria) e coloro che hanno effettuato istanza di emersione possono registrare la propria adesione sulla piattaforma per la vaccinazione, ma per la maggior parte rimangono in attesa di una conferma effettiva per accedere alla prenotazione”. L’ambulatori ha dunque avviato una prima raccolta di adesioni per cittadini stranieri che vogliono essere vaccinati, al fine di poterli seguire ed assistere.
“Nel nostro ambulatorio seguiamo numerosi pazienti cronici, affetti da patologie gravi, quindi più fragili: sono da diversi mesi in attesa di potersi vaccinare e ancora non possono farlo a causa di problemi burocratici” conclude Destefano. “È un bene che qualcosa inizi a muoversi, ma alcune categorie rimangono escluse e sono ancora troppi i problemi tecnici da risolvere. Forniremo, pertanto, il nostro supporto in questo senso. Speriamo inoltre di poter avviare delle campagne informative e vaccinali anche per coloro che vivono in contesti difficilmente raggiungibili”.