Dissesto idrogeologico, controlli sul fiume Crati
Controlli ambientali anche in Calabria e in particolare sul Crati. I carabinieri forestali hanno intensificato infatti le attività e avviato un Piano straordinario di monitoraggio e controllo delle aste fluviali, aumento la presenza come polizia forestale, idraulica ed ambientale.
L’attenzione è posta soprattutto al rispetto dei regimi vincolistici e alla repressione dell’abusivismo edilizio nei fiumi, torrenti e aree golenali ad elevato rischio idrogeologico presenti nelle regioni a statuto ordinario.
La campagna controlli ha interessato: Tevere (Umbria e Lazio), Aniene, Velino (Lazio), Reno e Savio (Emilia Romagna), Magra (Liguria), Calore, Sarno e Volturno (Campania), Tronto (Marche), Basento (Basilicata), Brenta e Bacchiglione (Veneto), Ticino e Serio (Lombardia), Crati (Calabria), Po’,Tanaro e Dora Riparia (Piemonte), Arno (Toscana),Idro e Lato (Puglia), Pescara (Abruzzo), Tronto (Abruzzo e Lazio),Trigno (Molise).
Si tratta di attività che servono a prevenire il dissesto idrogeologico: rientrando tra le competenze dell’Arma Forestale, sono utili per ridurre i potenziali pericoli per la cittadinanza derivanti da frane, alluvioni e smottamenti, ma anche per tutelare il territorio e l’ambiente da attacchi speculativi di tipo urbanistico-edilizio.
Il Comando Carabinieri Tutela Forestale, avvalendosi delle oltre 800 Stazioni disseminate sul territorio, in collaborazione col Comando Carabinieri Tutela Biodiversità e Parchi e con il Noe, ha dunque effettuato 3.200 controlli e accertato 281 illeciti penali, individuato 296 autori di reati contro l’ambiente, eseguito 78 sequestri penali, elevato 161 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 250 mila euro.
La tipologia dei reati contestati spazia dall’abusivismo edilizio, agli abusi paesaggistici alla deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi e alle sanzioni per invasione di terreni demaniali.