Rifiuti: “Operazione Terrazzamento”, sequestrato bar aeroporto Reggio
Anche un bar-ristorante interno all'aeroporto di Reggio Calabria è stato sequestrato stamani dai carabinieri nell'ambito dell'operazione “Terrazzamento” che ha portato al sequestro di tre società che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti per avere realizzato una discarica abusiva. I carabinieri hanno sequestrato il patrimonio mobiliare ed immobiliare delle società Idroterm, Iroterm srl (tra le cui attività c'e' anche il bar-ristorazione dell'aeroporto) ed Eko Mrf, oltre a 21 mezzi d'opera, conti correnti e altri beni facenti capo alle stesse società, per un valore quantificato in sette milioni di euro. Le indagini sono partite nel 2009 grazie alla visione di alcune foto su un normale sito di consultazione di mappe satellitari, ''Bing Maps''. Dalle foto gli investigatori si sono accorti che all'interno dell'area di proprietà della ditta Eko Mrf, un camion scaricava materiale edile su un costone della collina. Gli investigatori hanno accertato che un l’intero vallone Bovetto era stato riempito con materiale di scarto di lavori edili. Per nascondere la discarica, secondo gli investigatori, l'amministratore della Eko Mrf, Bruno Martino, nel 2005 aveva presentato una dichiarazione di inizio attività di realizzazione di terrazzamenti per la realizzazione di un uliveto. Inoltre, secondo l'Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura, la realizzazione della discarica aveva creato concreti rischi idrogeologici. Da un sopralluogo sull'area, i carabinieri hanno constatato l'affiorare in superficie di rifiuti speciali non pericolosi da demolizione quali parti di pilastri in cemento, reti plastiche impiegate sui cantieri, residui bituminosi, legnami. Nel corso delle indagini sono emerse anche una serie di irregolarità nella gestione ed il trasporto di rifiuti verso la Eko Mrf. Nei confronti degli indagati, complessivamente 22, la Procura aveva chiesto la misura cautelativa degli arresti domiciliari che il gip non ha concesso, ritenendo così sufficiente il provvedimento di sequestro cautelativo.