Dubbi su destinazione fondi al Comune di Sangiovanni: ex amministratori sul piede di guerra

Cosenza Attualità

“Scomposta e astiosa la risposta della Succurro alle nostre dichiarazioni volte a ripristinare la verità dei fatti sul servizio di assistenza domiciliare a disabili ed anziani, probabilmente perché abbiamo toccato qualche nervo scoperto. Così facendo è scivolata su una brutta buccia di banana che ci costringe ad adire le vie legali a tutela della nostra immagine e a beneficio dei sangiovannesi che, non essendo tecnici, hanno bisogno di capire dove sta la verità”. E’ quanto affermano gli ex amministratori sangiovannesi della Giunta Belcastro in risposta a delle dichiarazioni che sarebbero state rilasciate dalla Sindaca Succurro e nelle quali sarebbe stata accusata la passata giunta di avere “speso risorse destinate al sociale in festini”.

“La signora Ambrogio – proseguono gli ex assessori- non entra nel merito della questione, affermando solo che con il servizio di assistenza domiciliare agli anziani ed ai disabili 2020 si è recuperato un finanziamento del 2015, cosa che confermiamo in toto essendo stato l’assessorato guidato da Marianna Loria a recuperarli seguendo un percorso iniziato nel 2016 che ha fatto recuperare anche i finanziamenti a valere sulle precedenti annualità. Il resto delle affermazioni della Sindaca Succurro è tutto ciarpame volto a confondere le acque. Ed, infatti, tira in ballo addirittura le vicende interne del Pd, che non è il suo partito ma fino a qualche tempo fa quello del marito, per cui anche a San Giovanni in Fiore vorrebbe far valere l’ambivalenza che contraddistingue i coniugi Ambrogio nel consiglio comunale di Cosenza, dove il marito è minoranza e la moglie maggioranza, in teoria. Un’ambivalenza che piuttosto spiega, ma non giustifica certamente, la presenza del marito in riunioni afferenti prettamente le questioni amministrative del comune florense e che non sarà passata inosservata neppure a consiglieri ed assessori di maggioranza che però rimangono in silenzio. Certo questo comportamento la dice lunga sul rispetto che il sindaco Succurro porta per il risultato scaturito dalle urne, che ha visto candidata ed eletta Rosaria Succurro, non Marco Ambrogio.

Al ciarpame, però, si è aggiunta la illazione e la calunnia, ragion per cui riteniamo di dover tutelare la nostra immagine di amministratori ricorrendo alle vie legali e, così facendo, crediamo di rendere anche un buon servizio alla nostra comunità. Anche perchè, non è la prima volta che si scade in pesanti illazioni contro di noi, tant’è che in un post su FB, una pagina ufficiale del Comune denominata “Decoro Urbano”, ha parlato, riferendosi alla nostra gestione amministrativa, di “ammanchi certificati”. Detto ciò – proseguono gli ex amministratori - chiediamo al sindaco Succurro, all’intera Giunta Comunale ed a tutta la maggioranza consiliare: 1. che siano portati in Consiglio Comunale e resi pubblici gli atti che documentano la certificazione degli ammanchi di cui si parla sulla pagina FB ufficiale del Comune “Decoro urbano”; 2.Che venga immediatamente inviato un esposto alla Procura della Repubblica al fine di denunciare la circostanza della distrazione dei fondi destinati al sociale in “festini” e lo stesso ammanco . Un dovere questo anche e sopratutto nei confronti dei tecnici comunali che hanno esperito le pratiche burocratico/amministrative e che non essendo assolutamente di competenza della politica spesso dalla stessa non possono essere controllate in ogni loro fase. 3 . che vengano portati in consiglio e resi pubblici i nomi degli amici e dei parenti oggetto di “favoritismi” da parte della nostra amministrazione e la relativa documentazione.”

“Noi non ci facciamo intimorire da niente e da nessuno – concludono gli ex amministratori sangiovannesi - consapevoli di avere operato sempre seguendo la legalità , la regolarità e la trasparenza, con un unico obiettivo che era ed è il bene della comunità sangiovannese. Abbiamo tentato più volte di risolvere questa increscioso teatrino ma, le orecchie da mercante della sindaca e dei ventriloqui che animano il suo entourage, non ci lasciano altra strada se non quella della denuncia legale”.