Cosenza, Corbelli incontra dipendenti Villa Ortensia
Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, si e' recato oggi a Villa Ortensia per incontrare i dipendenti della clinica privata cosentina, che da alcuni giorni stanno attuando una iniziativa di protesta per denunciare lo stato di totale abbandono nel quale si trovano e per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati che non percepiscono piu' oramai da quindici mesi. Ieri i lavoratori di Villa Ortensia avevano telefonato e chiesto l'intervento di Corbelli. Il coordinatore di Diritti Civili, che in passato e' piu' volte intervenuto per sostenere le giuste e sacrosante rivendicazioni di questi operatori sanitari e lavoratori-ci di Villa Ortensia, dopo aver chiesto ieri l'intervento del presidente della Regione e commissario della sanita' calabrese, Giuseppe Scopelliti, e' intervenuto andando oggi a incontrare i lavoratori in lotta. ."E' semplicemente vergognoso, scandaloso e inaccettabile - ha detto il silenzio e il disinteresse generali, di politici, istituzioni, associazioni sul dramma di questi 60 padri e madri di famiglia che lottano disperatamente contro una grande ingiustizia, per rivendicare dei loro sacrosanti diritti, che vengono calpestati. Come si fa ad ignorare una protesta cosi' clamorosa e disperata nel cuore della citta', in una storica clinica privata? Dov'e' la politica, dove sono le istituzioni, dove e' il Presidente della Regione, dove e' l'Asp di Cosenza, dov'e' il sindaco Perugini (che una delegazione di lavoratori questa mattina e' stata costretta ad andare ad incontrare ad una inaugurazione di una strada) , dove sono i candidati a sindaco della citta' bruzia? Perche' nessuno di loro ha sentito il dovere di andare a trovare questi lavoratori disperati, spendere una parola di solidarieta' nei loro confronti? In quattro giorni di protesta questi dipendenti hanno ricevuto solo una visita: la mia, quella di Diritti Civili. Per la citta', per i politici, a tutti i livelli, per le istituzioni sono come dei fantasma. Una vergogna. E' stata scritta una pagina vergognosa che offende la storia di una citta' solidale, come Cosenza".