Grande partecipazione all’evento del Rotary Club Hipponion Vibo Valentia
Grande partecipazione all’evento del Rotary Club Hipponion Vibo Valentia dedicato alle politiche di sviluppo in agricoltura. Richiamando un motto caro ai rotariani, meglio declinato dall’illuminata espressione della Past President Maria Giovanna Irene Fusca, per cui “Il Rotary crea opportunità ma è anche una realtà da perseguire”, si sono aperti i lavori dell’interessante giornata di studio voluta dal Club Hipponion Vibo Valentia, organizzata in collaborazione con il Gal Terre Vibonesi, l’amministrazione provinciale e il Comune di Vibo Valentia, sul tema “Opportunità e Sviluppo in Agricoltura”.
Argomentazioni di alto spessore e indirizzi chiari su quello che dovrà essere il futuro dell’agricoltura in Calabria sono pervenuti dagli interessanti interventi susseguiti ai saluti di rito delle istituzioni presenti. Introduzioni al tema della giornata sono sopraggiunte da parte del presidente della Provincia, Salvatore Solano, dell’assessore alle attività produttive del Comune di Vibo Valentia, Domenico Francica, e del presidente del Gal Terre Vibonesi, Vitaliano Papillo, che dall’alto del loro osservatorio istituzionale hanno tracciato un’attenta analisi delle problematiche e delle possibilità offerte dal territorio, tanto da creare una vera e propria road map da percorrere per la costruzione di una comune politica di sviluppo del comparto, in una dinamica di promozione e crescita con le altre aree della Calabria e con i mercati nazionali e internazionali.
Le relazioni in programma, accompagnate dai commenti dell’esperto di comunicazione pubblica e marketing territoriale, Valerio Caparelli, hanno goduto dell’introduzione dell’ideatrice della giornata, Maria Giovanna Fusca, che ha inteso riconoscere come la Calabria sia ricca di forze imprenditoriali e di realtà rurali capaci di fare sinergia e di poter ridisegnare insieme un sistema produttivo che non ha nulla da invidiare alle altre regioni d’Italia e d’Europa, fermo restando un doveroso impegno da parte della nostra classe politica, che deve sapersi convertire verso un reale interesse della collettività, stabilendo un percorso di sviluppo possibile che rilanci l’agricoltura e che metta quanti operano nel settore nella condizione di rendere competitive le proprie aziende, così da poter concorrere con pari opportunità sui diversi mercati e imporre il giusto prezzo ai propri prodotti, vere eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia.
Giuseppe Zimbalatti, direttore generale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha invece aperto la serie di interventi tecnici prospettando il quadro delle politiche comunitarie indirizzate all’agricoltura e indicando le priorità europee previste per i prossimi anni: dal miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, che deve tornare ad avere un suo ruolo fondamentale nell’economia regionale, a quello dell’ambiente e del paesaggio rurale; dal miglioramento della qualità della vita alla diversificazione dell’economia rurale, passando da un rafforzamento delle capacità locali di agire a favore dello sviluppo.
Antonino Greco, presidente dei dottori agronomi e forestali della provincia di Vibo Valentia, proseguendo sulla scia di quanto affermato dagli altri relatori, ha illustrato dettagliatamente “Le condizioni agricole del vibonese”, soffermandosi sull’importanza che rivestono i tecnici in termine di professionalità e prossimità con le aziende private e con gli enti deputati alla promozione dello sviluppo agricolo del territorio, oltre che sull’importanza di intercettare nuove dinamiche formative e nuovi profili professionali per le certificazioni utili al collocamento dei prodotti sui mercati nazionali ed esteri.
Emilio Pierpaolo Giordano, direttore del Gal Terre Vibonesi, ha relazionato invece su “La politica agricola comune post 2020”, snocciolando dati e analisi dettagliate svolte sul sistema agricolo calabrese, in particolare di quello vibonese, dopo la pandemia Covid, che ha confrontato con i dati di altre aree d’Europa insieme alle possibili evoluzioni che il comparto potrà presentare in rapporto alle direttive comunitarie.
Francesco Macrì, presidente regionale di Copagri e presidente del Gal Terre Locridee, è intervenuto su “Il ruolo del Gal nel rilancio dell’agricoltura calabrese”, sottolineando l’importanza di questo organismo di promozione e sviluppo rurale, oggi sotto dimensionato e decisamente inflazionato rispetto al ruolo di animazione territoriale e di progresso locale assegnato dall’Unione Europea, ha presentato una serie di interventi necessari e propedeutici al miglioramento del settore agricolo.
In chiusura è intervenuto l’assessore alle politiche agricole e sviluppo agroalimentare della Regione Calabria, Gianluca Gallo, con un contributo su quella che è la traccia disegnata dall’attuale amministrazione regionale e dal suo assessorato, in particolare, che ha sostenuto gli agricoltori calabresi specie in un momento così drammatico come quello vissuto nel primo anno di pandemia.
Nel corso del suo intervento sono stati illustrati tutti i bandi in essere a quelli di prossima pubblicazione, dai Distretti del Cibo alle misure per lo sviluppo delle aziende agroalimentari, dagli investimenti nella trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli ai finanziamenti per l’apertura di attività di vendita presso le aziende agricole.