I leader sindacali a Siderno: “Da soli non si va da nessuna parte”
Si sono ritrovati a Siderno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Per tirare le somme del caso Calabria e delle diverse emergenze che sta vivendo. Così in una piazza Portosalvo gremita Maurio Landini (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil) sono stati concordi nell’affermare che “senza il Mezzogiorno” e soprattutto da “soli non si va da nessuna parte”. E insiame hanno ribadito più volte che “la regione deve essere posta al centro del dibattito nazionale”.
E sono stati concordi nel ribadire, ancora una volta che “per far ripartire l’Italia è necessario ripartire dal sud”. E l’hanno detto in quello che il segretario Uil ha definito “sud del sud”, per l’alto tasso di emigrazione giovanile e per la disoccupazione.
Prima dell’inizio dell’incontro i sindaci del territorio hanno consegnato una sorta di piattaforma programmatica con le opere da realizzare, dalla 106 alla ferrovia, dalla strada Ionio-Tirreno alla Bovalino-Bagnara. E sul piatto sono finite le criticità dell’area e della regione, come la mancanza di infrastrutture, l’assenza di opportunità lavorative, le carenze nel settore sanitario, ma anche il turismo e l’agricoltura.
E se Landini ha espresso dissenso per la “mancanza di prospettive lavorative”, Sbarra e Bombardieri hanno posto l’accento sull’isolamento della zona ionica. Per loro l’obiettivo più importante è sostenere “la voglia di riscatto della popolazione” non solo quella che vive nella Locride, ma anche quella che vive in altre province.
Per Landini la ricetta per portare sviluppo nel sud e soprattutto in Calabria risiede nel Recovery Fund vogliamo una Europa che unisce e che non divide – ha detto il segretario Cgil – e i soldi che arrivano dall’Europa sono bene accetti ma l’austerity ha determinato la crescita delle disuguaglianze ed ha aumentato la crisi economica. Vogliamo una Europa diversa che sia dei popoli che investa sulla qualità del lavoro e che dia opportunità a tutti”.
Sbarra, che conosce la regione, ha chiesto “l’avvio della concertazione per raggiungere tutti insieme gli obiettivi”, tesi abbracciata anche dal segretario della Uil che ha chiesto una sorta di “patto per l’Italia”. In questo patto “tutti gli attori devono avere la stessa visione e le stesse idee di crescita sociale, di dignità del lavoro e di attenzione verso tutti indistintamente”.
All’invito di partecipare ha aderito solo Amalia Bruni, candidata alla presidenza della Regione del centrosinistra.