Isola. Al via il Riot Village, il campeggio studentesco
Centinaia di studenti sono sbarcati a Isola Capo Rizzuto e stanno continuando a farlo per prendere parte al campeggio studentesco Riot Village. Dal 23 luglio al 6 agosto l’area in località Sovereto ospiterà centinaia di ragazzi per partecipare a quello che gli organizzatori chiamano “porto aperto”.
“È un porto in cui arrivare e in cui restare, in cui incontrarsi, in cui conoscersi, in cui scoprire mondi nuovi. Riot Village è un campeggio antirazzista, in cui nessuno è straniero. È accogliente e solidale, perché di questi tempi ce ne è bisogno”.
Sono previste due settimane di dibattiti, politica e vacanza in un paradiso strappato alla criminalità e alla cementificazione rispettando la natura e la bellezza di questa terra; un campeggio ecologicamente sostenibile per dire basta all’inquinamento e alla distruzione della bellissima Calabria.
Il progetto è realizzato dal Circolo Arci Ubimaior Another Beach Project di Sovereto a Isola di Capo Rizzuto in partnership con: Unione degli Studenti, Link-Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza è finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dell’avviso pubblico per la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale in Calabria (Azione 1 Tipologia 1.3).
Il campeggio è ospitato presso la sede del Circolo Ubimaior Another Beach Project di Sovereto a Isola di Capo Rizzuto. La scelta di approdare in Calabria nasce dalla volontà dei soggetti coinvolti, esperti nell’ambito della promozione turistico-culturale e nell’organizzazione di eventi, di incidere positivamente sul territorio regionale.
La possibilità di avere ampli flussi di giovani provenienti da tutta l’Italia e ospiti di calibro nazionale ed internazionale sul territorio calabrese, all’interno delle due settimane di svolgimento della rassegna, rappresenta un’opportunità irripetibile per favorire una valida crescita culturale valorizzandone i luoghi e le tipicità, promuovendo un’immagine positiva e nuova della Calabria. Riot Village – il campeggio studentesco è giunto alla propria tredicesima edizione. È un progetto costruito dai giovani per i giovani finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva e della partecipazione politica, alla valorizzazione del ruolo giovanile nell’analisi dei processi politici, sociali ed economici ed allo youth empowerment all’interno del panorama italiano.
Con l’arrivo della pandemia studentesse e studenti si sono trovati ad affrontare una situazione particolarmente complessa: mesi di lockdown chiusi in casa, senza riuscire ad avere contatti con i propri coetanei, compagni di scuola e di corso, mesi di didattica a distanza e nei quali ogni forma di socialità era preclusa. Nessun concerto, nessuno spettacolo teatrale, nessuna iniziativa culturale attraversabile da milioni di giovani. L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio una generazione intera, con centinaia di migliaia di posti di lavoro persi, tantissimi studenti che hanno abbandonato scuole e università e la salute psicologica dei giovani che è peggiorata drasticamente.
“Vogliamo dimostrare che con lo sforzo di tutte e tutti è possibile dopo un anno e mezzo di pandemia ricominciare a fare socialità, eventi e dibattiti garantendo la sicurezza e le misure sanitarie per tutti i partecipanti all’iniziativa” afferma Lorenzo Morandi, coordinatore nazionale di Link - Coordinamento Universitario.
Il Riot Village avrà un fitto calendario di eventi (dibattiti, spettacoli, concerti) che si svolgeranno in ottemperanza alle misure anti-covid in vigore, contando inoltre sulla massima collaborazione dei partecipanti, al fine di mostrare anche alla comunità tutta la grande responsabilità delle nuove generazioni.