Tentò di violentare guardia medica, confermata condanna
La Corte d'appello di Catanzaro ha confermato oggi la sentenza di colpevolezza emessa in primo grado a carico di Pasquale Strignile, 45 anni, di Sersale (Catanzaro), accusato di tentata violenza sessuale ai danni di una dottoressa in servizio alla guardia medica di Cropani (Catanzaro). I giudici hanno confermato la pena di due anni di reclusione già inflitta all'uomo, revocando però la misura di sicurezza del ricovero in una struttura sanitaria prescritta in primo grado poiché ritenuta configgente con il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso a Strignile. Il giudizio di primo grado a carico di quest'ultimo si concluse il 17 febbraio del 2010 quando, al termine del rito abbreviato, il giudice dell'udienza preliminare Abigail Mellace ritenne provati i problemi psichici dai quali l'imputato (difeso dagli avvocati Domenico Pasceri e Antonietta Mazza) sarebbe affetto. Prima della vicenda per la quale e' stato denunciato e processato, d'altra parte, Strignile era stato protagonista di altri episodi particolari - tra cui un'eclatante protesta per il proprio stato di disoccupazione -, uno dei quali aveva reso necessario l'intervento dei medici del 118. I fatti oggetto del giudizio abbreviato, in particolare, risalgono all'alba di una giornata dell'estate del 2009. Verso le 5.30 del mattino il 45enne si era presentato alla guardia medica di Cropani chiedendo assistenza ma, una volta entrato, si era avventato sulla dottoressa, tentando di abusare di lei. La donna era riuscita a liberarsi ed a chiedere aiuto, mentre l'uomo era scappato, ma poi era stato denunciato dai carabinieri che lo avevano rintracciato mentre si aggirava per le strade del paese.