Sviluppo sostenibile, l’Italia frena: in Calabria aumentano criticità
Anche la mappa sui progressi nello sviluppo sostenibile in Italia mostra un paese a due facce. Da una parte il centro nord, che diminuisce gli indicatori negativi ed aumenta quelli positivi, e dall’altra il Sud e le Isole, dove gli indicatori negativi aumentano e quelli positivi stentano ad attivarsi.
È la fotografia scattata dal Rapporto Sustainable Development Goals 2021 pubblicato quest’oggi dall’IStat (QUI). A livello generale, si registra un peggioramento complessivo dei dati a causa della pandemia, che ha minato alcuni aspetti ed aumentato la povertà e l’instabilità economica. Tuttavia, emerge un quadro migliore rispetto ad appena 10 anni fa, con il 60,5% degli indicatori in miglioramento, il 19,1% stabile ed il 20,5% in peggioramento.
A dominare la classifica troviamo il Nord Italia, in particolare il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, entrambi con oltre il 40% degli indicatori positivi, seguite dal Lazio con il 32,7%. In fondo, invece, troviamo la Sicilia a chiudere la classifica, con il 56,8% degli indicatori negativi, seguita dalla Campania con il 54,1% e dalla Calabria con il 49,3%.