Incendi, Regione chiede lo stato di emergenza

Calabria Attualità

La Giunta della Calabria ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza al Governo. La giunta ha infatti deliberato la richiesta “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”.

“Il territorio della Calabria – è scritto nel provvedimento – è stato diffusamente interessato, già a partire dal mese di giugno 2021, da un numero estremamente rilevante di incendi boschivi e di interfaccia che hanno provocato ingenti e gravi danni all’intero ecosistema regionale, ivi comprese le colture agricole, gli allevamenti, gli insediamenti civili, rurali ed industriali”.

“In particolare – è spiegato –, nelle ultime settimane di luglio e in quella di agosto, si è assistito a una drammatica recrudescenza dei fenomeni, che hanno messo in concreto e immediato pericolo sia il patrimonio boschivo – anche quello vetusto, oggetto di tutela dell’Unesco – che quello abitativo e produttivo, con il proliferare di incendi di interfaccia che hanno provocato ingenti danni alle cose nonché, circostanza ancor più grave, la perdita di vite umane».

“Tuttora insiste, in tutta la regione – si legge nella delibera –, una situazione di criticità. Nei rapporti stilati dall’Azienda Calabria verde, delegata all’attuazione del Piano antincendio boschivo – è scritto ancora – continuano a pervenire, presso le sale operative di Calabria verde e della Protezione civile, numerose richieste di intervento e di soccorso, pure in funzione della tutela della vita umana in caso degli incendi di interfaccia. Appare necessario richiedere, al Governo, la dichiarazione dello stato di emergenza, tenuto conto, fra l’altro, dell’enorme dispiegamento di risorse umane e strumentali impiegate in campo, anche per effetto della presenza delle organizzazioni di volontariato provenienti da altre regioni in virtù della dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale”.

La Giunta ritiene dunque che sia “necessario ricorrere all'utilizzo di mezzi e poteri straordinari”, per “evitare pericoli per la pubblica incolumità e favorire il più rapido ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate e il ripristino delle strutture e infrastrutture danneggiate”.