Crotone. Dolore e speranza nel primo romanzo di Claudia Talarico
La scrittura come catarsi, per affrontare il dolore della perdita e per rendere immortale il ricordo della persona amata. Nasce così “Ho bisogno di te”, il romanzo che, scritto da Claudia Talarico, racconta e imprime su carta il ricordo di nonno Aldo.
Il libro, pubblicato per Booksprint, verrà presentato il 21 agosto alle 19 al Museo e parco di Pitagora a Crotone.
“Ho bisogno di te” è un romanzo intriso di speranza, la stessa di chi si vuole rialzare e di chi, dopo aver perso il “suo affetto immortale” non accetta il distacco. Il libro è quindi un diario in cui Aurora, la protagonista che richiama la figura e la storia della scrittrice, racconta i modi di dire del nonno morto, per lasciare una traccia di chi “aveva sempre una buona parola per tutti”.
Aurora parte dunque dalla morte del nonno, e inizia a elaborare la perdita, fino a quando inizia a imprimere sulla carta i momenti passati insieme. E la scrittura per Claudia diventa “una salvezza”
Il romanzo è un diario in cui la protagonista annota e ricorda Aldo Turtoro “un maestro di vita – spiega Claudia – era una persona molto conosciuta a Crotone, sempre al servizio degli altri e sempre sorridente”.
Così questo ricordo si lega alle parole scritte da Claudia, tanto da creare una memoria indelebile fatta di sofferenza e nostalgia. “Quando nonno è morto, mi sono sentita persa – prosegue la giovane scrittrice di 23 anni – era un faro, ci legava una specie di cordone ombelicale”. E nonostante Aldo fosse il nonno, Claudia lo sentiva ancora più vicino “mi ha sempre trattata come se fossi una figlia”.
Il distacco e la morte diventano allora un buco nero quasi insormontabile, fino a quando la consapevolezza della presenza di Aldo riempie il cuore e l’anima “lui c’è sempre, vive nel mio sangue e nel mio sguardo”.
La storia di Aldo si lega a quella dell’amore della sua vita: la moglie. “Erano inseparabili”. Ma a distanza di un mese dalla morte di Turturo “mia nonna è morta all’improvviso”, racconta la scrittrice. Una tragedia nella tragedia, da cui Claudia si è rialzata, trovando nella scrittura uno strumento valido per uscire dalla sofferenza.
Da qui l’inizio dell’avventura che l’avrebbe poi portata a concludere il suo primo romanzo. “Ho sempre tenuto un diario, in cui annotavo i modi di dire e quello che faceva mio nonno”. Poi un giorno il bisogno impellente di rendere “immortale” la figura di Aldo ha spinto Claudia a completare il libro e a mandare il manoscritto a diverse case editrici. “E’ nato tutto per gioco quando, parlando con il mio fidanzato, mi è balenata l’idea di inviare il manoscritto”. Un’idea che poi si è materializzata con la pubblicazione di “Ho bisogno di te”.
Nel futuro della 23enne, estetista di professione, forse c’è ancora la scrittura “magari in futuro, per il momento non ho nulla di pronto”, ha detto Claudia.