Sezione Aia Crotone alle celebrazioni per i 110 anni dell’associazione
La sezione Aia di Crotone ha partecipato con due giovani associati “talent” alla celebrazione dei 110 anni di storia dell’associazione. L’evento, che si è svolto dal 26 al 28 agosto a Milano, ha visto la presenza del presidente Alfredo Trentalange, dei componenti del comitato nazionale, dirigenziali, arbitri internazionali e 110 giovani associati provenienti da tutta Italia, tra cui cinque calabresi, due di questi appartamenti alla sezione di Crotone: Margherita Pittella e Giuseppe Mellino.
Il primo giorno, in occasione dell’inizio dell’attività di formazione tecnica, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dopo i saluti del sindaco di Milano Giuseppe Sala, è stato Matteo Trefoloni, responsabile del settore tecnico, a dare il via ai lavori. È intervenuto poi Gianluca Rocchi, designatore e responsabile della can A e B.
“Gli auguri per questi 110 anni, sono arrivati anche dal Museo del Calcio”: così Federico Marchi ha aperto l’ultima giornata di “AIA 110 e lode” in Sezione a Milano.
All'interno dei locali della sezione di Milano, è continuata l’attività di formazione tecnica, alla presenza di Roberto Rosetti, attualmente “Uefa Chief Refeering Officer”. A metà mattinata tutti gli arbitri hanno raggiunto il Duomo di Milano per la messa alla presenza di Trenatalange. A celebrarla l'arcivescovo monsignor Mario Delpini.
Nel pomeriggio, nella Sala Appiani dell'Arena Civica Gianni Brera, è stato presentato il nuovo logo ufficiale dell'Aia e sempre presso i locali sezionali, si sono susseguiti gli interventi di Daniele Orsato, Simone Sozza e Giovanni Ayroldi.
Dopo aver ripercorso la tre giorni fitta di appuntamenti, con gli interventi di Gianluca Rocchi, Roberto Rosetti, Daniele Orsato, Simone Sozza e Giovanni Ayroldi, unitamente a quelli del settore tecnico, ha introdotto l’ospite che ha segnato la chiusura degli interventi tecnici: Francesco Bianchi, supervisor Uefa Convention del quale fa parte anche il progetto “Mentor & Talent”, a trattare il tema del vantaggio.
“In questi giorni avete avuto i migliori maestri, e che vi hanno parlato di tutto – ha detto Bianchi – dalla tecnica agli interventi motivazionali”. Ha concluso il suo intervento motivando i giovani: “Non conta dove arriverete, ma come ci arriverete. E questo non solo come arbitri, ma come uomini e donne”.
A chiudere le celebrazioni è stato il componente del comitato nazionale Alberto Zaroli: Ora tocca a voi - rivolgendosi ai talent- questo lavoro fatto insieme diventa motivazione, possibilità di concretizzare quando appreso quando scenderete in campo. Lo slogan di questa tre giorni è stato "il modo migliore per celebrare il passato è preparare il futuro", crediamo che per celebrare la storia gloriosa di questa associazione bisogna investire sul futuro, che siete voi e chi arriverà dopo di voi".