Blocco dei ricoveri covid, la Cisl parla di “disastro annunciato”
“I mesi passati a invocare l’innesto di nuove professionalità al Gom, a nulla sono serviti contro la chiusura al dialogo da parte della cittadella regionale. Nessuna assunzione è stata autorizzata e i posti letto dell’area covid, come prevedibile, sono stati dimezzati. Tutto come preventivamente annunciato da noi: alleggerimento delle restrizioni, aumento dei contagi e di nuovo posti letto quasi al collasso”. Questo il tenore della nota pubblicata dalla sezione reggina della Cisl, e firmata dalla segretaria generale Rosy Perrone, dal segretario generale di Fp Cisl Vincenzo Sera e dal segretario generale dei medici Giovanni Calogero.
“Avevamo lanciato l’allarme sulla gestione comune delle risorse regionali in termini di posti letto dedicati al Covid-19, ponendo la questione sul fatto se esistesse un piano per far fronte comune ad eventuali fenomeni di insorgenza in determinati territori rispetto ad altri” ricordano dal sindacato. “La soluzione proposta fu quella di una possibile e certamente più opportuna differenziazione della distribuzione delle risorse per il contenimento strategico della pandemia da Covid, con la supervisione del soggetto attuatore, a garanzia di un’adeguata ripartizione delle risorse nella condivisione dell’offerta ospedaliera regionale in questa fase emergenziale”.
“Addirittura i primi giorni di settembre i 60 posti letto disponibili sono già esauriti. Con 20 pazienti covid attendono in barella, ed altri costretti a migrare verso Catanzaro” ribadiscono. “La riconversione di 20 posti a Gioia Tauro è una buona notizia ma non è la soluzione ad un disagio che poteva e doveva essere evitato e l’obiettivo è di riaprire tutti i centri covid utilizzando per la riapertura criteri oggettivi. Gli ospedali di Melito e di Locri, come mai non vengono attivati?”.
“Ma il dato più drammatico della vicenda è quello che non ha scalfito l’indifferenza del Commissario straordinario, per attuare un piano straordinario di assunzioni” concludono. “I disastri del commissariamento stanno venendo fuori prepotentemente in tempo di pandemia quindi occorre la mano decisa e soprattutto coraggiosa del Governo, per deliberare l’obbligatorietà vaccinale. Bisogna uscire al più presto da questo incubo”.