Serie B. Crotone-Reggina (1-1), derby alla pari che non scontenta nessuno

Calabria Sport

Riprende il campionato cadetto dopo una pausa di circa due settimane e il tanto atteso derby di Calabria, disputatosi allo stadio Ezio Scida tra Crotone e Reggina, termina con il risultato di 1-1.


di Francesco Pitingolo

Partita che non delude le attese, almeno sotto il profilo del gioco e dell’agonismo dimostrato da due compagini che, in serie B allo Scida, non hanno mai visto prevalere nessuna delle due squadre.

Il Crotone, voglioso di dimostrare al pubblico presente sugli spalti il suo vero valore in campo, anche alla luce della ormai completata campagna acquisti, è dunque giunto nello stadio di casa pronto a vendere cara la pelle e dimostrare, all’intera cadetteria, di non essere una cenerentola del torneo, ma una delle indiscusse protagoniste.

Mr. Modesto, nel tentativo di centrare la prima vittoria in campionato, ha approcciato il derby calabrese della terza giornata di serie BKT con le dovute cautele e per il match odierno ha schierato il suo 3-4-2-1: in porta Marco Festa; in difesa esordiscono Paz e Canestrelli che affiancano Nedelcearu; a centrocampo Molina, Vulic, Estevez e Mogos; in attacco Mulattieri supportato alle spalle dal capitano Ahmed Benali e dall’ormai insostituibile gioiellino A. Kargbo.

Formazione parzialmente inedita per lo scacchiere rossoblù che, pur mantenendo il suo schema, rivoluziona la difesa ponendo in campo forze fresche, schierando pur anche al centro del rettangolo di gioco Estevez, arrivato negli ultimi giorni di calciomercato, e Mogos titolare dal primo minuto.

Mr. Aglietti, navigato allenatore nella serie cadetta, reduce da una striscia positiva che lo accompagna da inizio campionato, avendo ottenuto quattro punti nelle prime due gare contro Monza e Ternana, giunge allo Scida con qualche pesante assenza nel suo scacchiere e affronta la squadra di casa adottando un più cauto 4-4-2: in porta Micai; in difesa Di Chiara, Stavropoulos, Cionek e Lakicevic; a centrocampo Bellomo, l’ex di turno Crisetig, Hetemaj e l’atro ex rossoblù F. Ricci; in attacco vengono schierati Montalto e Galabinov.

A dirigere l’incontro è stato il Sig. Micheal Fabbri della sezione di Ravenna, coadiuvato dagli assistenti: Carbone e Yoshikawa, dal quarto uomo: Rutella e dagli uomini VAR: Sacchi; e AVAR: Pagnotta.

Inizia il match e a toccare la prima palla dell’incontro è la Reggina che verticalizza subito l’azione senza però sortire alcun effetto sorpresa contro l‘attenta difesa dei padroni di casa.

La partita, nei primi minuti di gioco è apparsa bloccata tra due compagni che si studiano, non rischiano nulla e attendono un minimo errore delle difese per tentare un attacco in profondità.

Centrocampo che non concede spazi, ma con la Reggina più ordinata e incisiva, mentre il Crotone perde le misure in qualche passaggio. Man mano che scorre il tempo, le occasioni maggiori offensive le costruisce la formazione pitagorica, con lanci in profondità che permettono di guadagnare metri. Le soluzioni non vanno a segno per la tempestività dei difensori amaranto, e qualche errore degli attaccanti rossoblù.

Al 12’ minuto primo squillo del Crotone che dalla distanza prova con Mogos una potente conclusione che finisce sopra la traversa della porta difesa da Alessandro Micai, senza impegnarlo.

Al 21’ i padroni di casa provano nuovamente a passare in vantaggio con una azione ben orchestrata dalle maglie del centrocampo pitagorico che si conclude con un tiro di Estevez deviato dall’estremo difensore amaranto in corner.

Al 34’ il Crotone sciupa l’ennesima occasione di aprire le marcature: Hetemaj prova un passaggio filtrante in favore del compagno Di Chiara il quale manca l’aggancio favorendo Mogos che aggancia la sfera e crossa per Mulattieri il quale da pochi passi, sbaglia la prima e vera palla gol del match mandando la sfera di poco a lato.

Al 38’ Kargbo salta ancora Di Chiara e apre il gioco con un passaggio per Mulattieri che di testa non riesce a battere Micai.

Al 43’ si sblocca il derby della Magna Grecia con Galabinov che di testa sfrutta un cross, da palla inattiva, di Federico Ricci beffando e punendo la squadra di casa proprio nel suo momento migliore, segnando il gol del temporaneo 0-1. Una osservazione sulla punizione commessa da Molina va fatta: il giocatore crotoniate ha caratteristiche offensive e mostra sofferenze in quella difensiva, come è avvenuto anche nello scorso campionato.

Dopo 4’ minuti di recupero termina la prima frazione di gioco e il Crotone, nonostante il gol subito, sembrava essere “più in palla” e vicino al vantaggio riuscendo a dare maggiore fluidità ad un match tra due squadre che inizialmente non erano propense a sbilanciarsi in avanti.

Mr. Modesto ha chiesto poi ai suoi giocatori maggiore profondità in attacco, alzando il baricentro e riuscendo ad impensierire più volte l’estremo difensore Micai e la difesa amaranto ma, nonostante la prova di forza e pericolosità offerta dai pitagorici, sono gli ospiti che grazie ad una pennellata di Ricci, passano avanti con Galabinov che svetta anticipando la difesa rossoblù, battendo l’estremo difensore pitagorico Festa.

Inizia la ripresa senza alcuna sostituzione per entrambi le compagini e il Crotone, sicuramente strigliato e caricato a mille negli spogliatoi da Mr. Modesto, prova a ripartire col piglio giusto ma la Reggina appare in controllo del match.

Al 52’ minuto altra palla gol per la Reggina: Bellomo salta Nedelcearu e riesce a crossare una palla in mezzo all’area pitagorica che solo grazie ad un miracoloso e tempestivo intervento di Molina, non trova il tap in vincente dell’ex di turno F. Ricci.

Al 58’ il Crotone reagisce d’orgoglio chiudendo gli ospiti nella propria metà campo e, su sviluppo da corner, trova il pareggio con Benali che di destro batte Micai pareggiando il conto con gli avversari.

Per provare a vincere l’incontro al 69’ Mr. Modesto manda in campo Sala al posto di Molina e Maric per Benali che consegna la fascia da capitano al portiere pitagorico.

Mr. Aglietti risponde sostituendo Lorenzo Crisetic per Bianchi e Ricci per Cortinovis giovane promettente del vivaio dell’Atalanta.

Il match, ripiombato in una fase di studio con entrambe le formazioni che dimostrano paura di perdere “o di vincere”, dopo quattro minuti di recupero termina con un punto per parte che accontenta tutti.Il Crotone, squadra più giovane del torneo, muove la classifica dopo una sconfitta pesante contro il Cittadellla; gioca bene e crea molto nella zona mediana del campo ma capitalizza poco.

I crotoniati rimandano ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria in campionato, reagendo ad un gol subito e dando prova di una buona tenuta psicologica che, dopo il gol a freddo subito a cura di Galabinov, avrebbe tagliato le gambe a molte squadre.

Al termine dell’incontro, il tecnico crotoniate, Francesco Modesto, ha riconosciuto che “ancora bisogna migliorare tanto su alcune situazione, che vanno riviste. È stata una partita intensa che abbiamo affrontato con determinazione e le giuste energie, senza subire nessuna ripartenza”.

Gli brucia il modo in cui si è subìto il gol: “Prendere un gol nel momento migliore non piace a nessuno. La partita la stavamo facendo noi. Abbiamo preso un punto e si poteva fare di più, ma in un derby troppo combattuto ci sta anche questo”.

Chiarisce la sostituzione di Visentin:”non è stata per mancanza del ragazzo. Era stato ammonito e non ho voluto rischiare, trattandosi di un giocatore forte nei contrasti”

Risultato tutto sommato corretto e punticino che fa morale e classifica per gli squali rossoblù che già venerdì 17 settembre saranno impegnati fuori casa contro il Brescia di Mr. Inzaghi.