Corigliano Rossano, accusato di detenzione illegale di arma torna ai domiciliari

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Pena contenuta entro i due anni e revoca della custodia carceraria. È la decisione del Tribunale di Castrovillari al termine del procedimento affrontato dal pm, che aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per un uomo accusato di detenzione di arma da fuoco.

Il legale dell’uomo, Ettore Zagarese, ha invece chiesto una pena inferiore e la revoca del provvedimento di custodia carceraria, richieste che sono state accolte.

L’indagato era accusato di all’interno della sua abitazione, l’arma era stata scoperta durante un controllo da parte degli agenti del commissariato di Corigliano nella sua abitazione. L’imputato aveva giustificato i motivi della detenzione dell’arma durante l’interrogatorio di garanzia.

L’uomo era finito ai domiciliari per un grave episodio di cronaca avvenuto alla fine del 2017. Condannato in secondo grado a nove anni di reclusione per aver ucciso il padre, un cinquantenne pregiudicato, aveva usufruito della custodia domiciliare e di un percorso alternativo al carcere e di reinserimento sociale vista la buona condotta processuale e durante la detenzione.

Sulla decisione hanno influito anche i motivi e il contesto sociale in cui era maturato l’evento. L’uomo si era iscritto al corso di laurea in scienze biologiche e, dopo aver ottenuto i domiciliari, ha anche iniziato ad aiutare una onlus che si occupava di disabilità.