Election Day. Calabresi alle urne per scegliere il nuovo governatore, al voto anche in diversi Comuni

Calabria Politica
De Magistris, Occhiuto, Bruni e Oliverio

Non solo Regionali. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, infatti, i calabresi saranno chiamati a eleggere il nuovo governatore ed i consiglieri della Calabria ma le urne saranno aperte anche per scegliere sindaci e consigliari di 82 Comuni.

In particolare si tratta del rinnovo di 30 enti del cosentino, 20 del catanzarese, 19 del reggino, 8 del Vibonese e 5 del Crotonese.

Tra questi spicca un capoluogo di provincia, quello di Cosenza. Altri due i centri con popolazione oltre i 15mila abitanti: ovvero Siderno e Lamezia Terme.

Quanto proprio alla città della Piana, si tratterà però di elezioni parziali, cioè riapriranno 4 sezioni su 78 complessive. Una “votazione” particolare che segue alle decisioni del Tar e del Consiglio di Stato dopo che negli stessi seggi la Prefettura bruzia appurò delle anomalie durante lo scrutinio delle scorse elezioni del novembre 2019.

UNA POLTRONA PER QUATTRO

Per quanto attiene alle elezioni regionali, sono quattro i candidati in lizza per lo scranno di governatore della Calabria. Si tratta in particolare delle scienziata e direttrice del centro regionale di Neurogenetica Amalia Bruni (66 anni), sostenuta dal centrosinistra ovvero da Partito Democratico, Amalia Bruni Presidente, Movimento 5 Stelle, Tesoro Calabria, Partito Socialista, Partito Animalista ed Europa Verde.

Il centrodestra risponde con Roberto Occhiuto (52), deputato di Forza Italia e fratello del sindaco uscente di Cosenza Mario Occhiuto. A sostenerlo Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Coraggio Italia, UdC, Noi con l’Italia e Forza Azzurri.

C’è poi l’uscente sindaco di Napoli ed ex magistrato Luigi De Magistris (54) a capo di una coalizione civica composta dalle liste De Magistris Presidente, DeMa, Uniti con De Magistris, Per la Calabria con De Magistris, Calabria Resistente e Solidale e Un’Altra calabria è Possibile.

Infine, il ritorno in campo dell’ex governatore della Calabria, Mario Oliverio (68), che scende in campo con una sola lista, la Oliverio Presidente per la Calabria.

COME SI VOTA PER LA REGIONE

Le votazioni si svolgeranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre (sia per la Regione che per i Comuni). L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per domenica 17 e lunedì 18 ottobre.

Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Non appena saranno terminate le operazioni si voto si inizierà con lo spoglio delle schede, mentre i primi exit poll saranno disponibili subito dopo la chiusura dei seggi.

La scheda elettorale per le Regionali è unica e sulla stessa viene riportato il nome e cognome del candidato presidente, i simboli delle liste che lo sostengono, e le due righe dove poter scrivere le eventuali due preferenze.

Si può votare il solo candidato presidente, oppure il candidato presidente e una lista collegata, oppure una sola lista collegata, in questo caso il proprio voto viene assegnato anche al presidente. Non è previsto il voto disgiunto come alle comunali.

COME SI ATTRIBUISCONO I SEGGI

In Consiglio Regionale sono “disponibili” 31 seggi: uno per il presidente eletto, un altro per il candidato governatore arrivato secondo, e 29 per i consiglieri tra i più votati nelle liste.

Per vedersi assegnato uno scranno le liste devono superare la soglia del 4% se si presentano da sole, dell’8% se inerite in una coalizione.

Due terzi dei seggi sono così assegnati col metodo proporzionale nelle tre circoscrizioni: nove per quella della Calabria Nord, che comprende la provincia di Cosenza; otto per la Calabria Centro, che comprende le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; sette seggi, infine, per la Calabria Sud, che comprende la provincia di Reggio Calabria.

Un terzo degli scranni, invece, viene assegnato col maggioritario alle liste a sostengo del presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% nel proporzionale. Qualora lo raggiunga o superi quest’ultima percentuale, scatta il premio di maggioranza diminuito di 3 seggi.

Se la coalizione uscita vincente non dovesse raggiungere il 55%, cioè i 16 seggi, si attribuiscono seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.

Da questa tornata scatta anche la doppia preferenza di genere, dunque l’elettore che voglia conferire due voti di preferenza ad una lista deve votare per un uomo e per una donna altrimenti la seconda preferenza viene annullata.

IN OTTO ALL’ASSALTO DI PALAZZO DEI BRUZI

Quanto invece all’unico capoluogo di provincia al voto in Calabria, ovvero la città di Cosenza, a contendersi lo scranno di primo cittadino sono in tutto otto candidati. Ecco chi sono.

Per il centrosinistra è Franz Caruso, penalista, segretario provinciale del Psi ed ex assessore provinciale alla degli anni ’90.

Per il centrodestra concorre Francesco Caruso, ingegnere, dal 2016 assessore ai lavori pubblici e poi vicesindaco nell’amministrazione Occhiuto.

Cinque liste civiche, con a capo il movimento “Costruiamo il futuro”, sostengono invece Francesco Civitelli, già candidato consigliere, in passato, ma non eletto.

Altre sei liste sono invece con Francesco De Cicco, già assessore ai quartieri ed alla manutenzione del Comune di Cosenza dal 2017.

Il medico Valerio Formisani, impegnato nel sociale ed attivista della sinistra cosentina si presenta alle urne per diventare sindaco per la seconda volta: nel 2016 raggiunse il 5% dei consensi.

Una new entry è invece Fabio Gallo: ex coreografo e autore di programmi Rai, a capo del movimento civico “Noi”, ispirato ai valori della Costituzione e ai principi di Don Luigi Sturzo, anche lui è alla sua prima competizione amministrativa.

È sostenuto da “Noi con l’Italia”, il partito di Maurizio Lupi, Franco Pichierri: presidente del Comac, il Consorzio Mercato Agroalimentare Calabrese, centrista, militante nei partiti fondati dopo lo scioglimento della Dc, si è già candidato al Parlamento nel 1996 e nel 2018 senza però essere eletto.

Infine, Bianca Rende, ex Pd e poi in Italia Viva, è consigliere comunale uscente ed è sostenuta dal Movimento 5 Stelle e da Tesoro Calabria, movimento che fa capo a Carlo Tansi.

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