Indennità Covid, sindacati in Procura da Gratteri: “Bloccati i fondi per la sanità”
Esposto in Procura dei segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Calabria, Alessandra Baldari, Luciana Giordano e Elio Bartoletti. I tre sindacalisti hanno incontrato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e hanno consegnato un esposto con cui chiedono sia fatta luce sull’utilizzo dei fondi stanziati dal governo nazionale per “erogare l’indennità Covid al personale sanitario impegnato nell’emergenza pandemica, per le assunzioni di personale e il potenziamento delle Reti territoriali, ospedaliere, dell’emergenza urgenza e per tutte le altre finalità indicate dalle norme nazionali per fronteggiare l’emergenza da Covid-19”.
Baldari, Giordano e Bartoletti hanno comunicato a Gratteri la necessità di “fare chiarezza non solo sulle risorse destinate ai lavoratori per l’indennità cosiddetta Covid, ma, come contenuto nel documento corredato da numerosi allegati, di avere contezza riguardo tutte le ingenti somme destinate alla Calabria per le assunzioni, il potenziamento della rete territoriale e della rete ospedaliera. Adesso bisogna attendere che sia fatta luce su come e perché in Calabria qualunque risorsa finanziaria destinata al Servizio Sanitario Regionale non viene finalizzata secondo quanto programmato e indicato dal Governo o, in molti casi, non sia proprio utilizzata. Aspettiamo fiduciosi”.
Per i sindacati “dopo un anno e mezzo dal primo stanziamento” al personale sanitario calabrese è risultato che “nessun lavoratore ha percepito quanto destinato da Roma, secondo i criteri concordati dalle sigle sindacali”.
I tre hanno poi scritto di aver sollecitato più volte “la conclusione dell’iter amministrativo” e di avere ripetutamente manifestato “la loro preoccupazione e il loro sdegno per il tempo trascorso ed i rimpalli di responsabilità tra le strutture di governo regionale del sistema sanitario, commissario e dipartimento della salute e quelle di governo aziendale delle Asp Calabresi e delle Aziende Ospedaliere”.