Crotone: i giovani scrivono al presidente della Regione Calabria

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“Che in campagna elettorale i politici improvvisamente si trasformino in persone attente alle esigenze del cittadino non è una novità. Che organizzino eventi in pompa magna per mettersi in mostra, ancora, non è una novità.” – è quanto si legge in una nota diffusa alla stampa da “La giovane voce” composta dai Ragazzi del Liceo Scientifico di Crotone – “Accolgono critiche, proposte, si fanno portatori di dialoghi costruttivi, e, sebbene si tratti soltanto di opportunismo, fa quasi sperare l'elettore “sfiduciato”. Talvolta però la situazione non è nemmeno così “rosea”. Talvolta ci si limita a lustrare per bene qualche sala e a distribuire innumerevoli quantità di gadget. Talvolta la “prima occasione per confrontarsi con il Presidente della Regione e affrontare argomenti importanti come quelli della scuola, dell'università, del lavoro, dello sport, della cultura e, soprattutto, il futuro di tutta la Calabria” [cit. Giuseppe Scopelliti] rimane soltanto un utopia, e si trasforma anzi in una bolgia di schiamazzi, di canti e di balli in cui i veri e seri problemi della nostra povera regione vengono a malapena sfiorati, ed ancora quasi ridicolizzati attraverso il sistema del “voto”. Se avete pensato a X-Factor, Grande Fratello o qualche altro reality non siete molto lontani: il presentatore “famoso” c'era, Francesco Facchinetti (DJ Francesco), musiche a volontà ed anche il pubblico non mancava, con il compito di votare attraverso un SMS per “decidere” il futuro della regione.” “A mancare però – si continua a leggere nella nota - era la possibilità del dibattito: una giornata tranquilla e serena, perché “controllata” e diretta dall'unico vero protagonista che, fino all'ultimo, se l'è cantata e suonata, fino all'auto-elogio nel finale, il caro Governatore.<<È questa dunque l'opinione che la classe politica ha dei giovani? Persone che non hanno nemmeno la facoltà di esprimere liberamente delle idee, se non attraverso “schemi” e domande preimpostate?>> è questo quello che ci chiediamo, è questo quello che noi, giovani di Crotone ci siamo chiesti, ed è per questo che, dopo il Meeting della gioventù di Lamezia ci siamo presentati, il 28 Marzo, presso il teatro Apollo di Crotone, dove il Presidente si sarebbe recato per la presentazione del candidato a sindaco Dorina Bianchi. Per protestare pacificamente contro quel qualcosa che ci aveva umiliati, mortificati.Ci siamo dunque interrogati : <>. O ancora: <>. Ci aspettavamo un “lieto” fine, almeno in campagna elettorale: “ragazzi scusate, ragazzi è stato un malinteso...” una promessa, una scusa fra le tante, l'ennesima, ma almeno utile per fare un po' di bella presenza e sfoggiare un sorriso seducente alla stampa. Lui, però, non si smentisce. Passa dritto ed entra senza nemmeno uno sguardo, 30 secondi di cronometro da dedicare, come aveva fatto Casini qualche minuto prima. Lui, il Presedente, ha scelto di dare la sua risposta a questo nostro ulteriore e disperato richiamo di attenzione, ai giornali, aumentando ancor di più la distanza che intercorre tra i politici ed i giovani, insegnandoci cosi che il dialogo è solo un modo antiquato di risolvere i problemi ed affermando: “i giovani dovrebbero essere educati ad ascoltare”. Questa è la risposta che noi, tutti noi in coro ora diamo alla sua affermazione oseremmo dire di circostanza :”il meeting era, come dichiara l’invito stesso, una proposta al dialogo, al CONFRONTO…noi purtroppo sappiamo ascoltare, noi purtroppo sappiamo vedere, noi purtroppo sappiamo pensare, ed è questa forse la cosa che lei non può o non vuole capire!” A Lei, Presidente – concludono i ragazzi nella nota - che non ha mostrato l'umiltà del confronto, liquidando il problema con un semplice “non è il momento”, ora chiediamo :” allora qual è il momento?” Speriamo con cuore di avere una risposta, e non altro silenzio, così da non mostrare la superbia di una classe dirigente che lede il futuro di una regione, già colpita da problematiche contingenti, impedendo la partecipazione della parte più attiva e ben motivata della Calabria: la gioventù.”