Beatificato Don Francesco Mottola: figura esemplare per la chiesa

Vibo Valentia Attualità

Don Francesco Mottola è beato. La proclamazione è avvenuta stamani nella cattedrale di Tropea con una solenne celebrazione eucaristica presieduta, in nome di Papa Francesco, dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione delle cause dei santi che torna in Calabria a pochi giorni dalla beatificazione delle catanzaresi Nuccia Tolomeo e Mariantonia Samà.

Definito come una “figura esemplare” per la chiesa di oggi, Don Mottola - nato a Tropea il 3 gennaio 1901 -venne affidato al Seminario vescovile di Tropea, di cui egli fu il primo seminarista, quando aveva 10 anni. Divenne una perla del clero calabrese, insegnante di materie letterarie, dedicò tutta la sua vita alla carità nonostante una paralisi che lo colpì a soli 41 anni e che lo accompagnò fino alla morte all’età di 68 anni.

Pastore attento e testimone orante della carità divina” così l’ha definito papa Francesco che, dopo il parere della Congregazione delle cause dei santi, ha concesso “che il venerabile servo di Dio Francesco Mottola, fondatore degli oblati e delle oblate del Sacro cuore, d’ora in poi sia chiamato beato e sia celebrato il 30 giugno“.

Il rito di beatificazione, che ha richiamato centinaia di fedeli, autorità civili, militari e religiose, inizialmente previsto nel piazzale antistante l’isola del centro vibonese, è stato celebrato in cattedrale a causa della pioggia.

La proclamazione di un beato non riguarda un gruppo di fedeli ma tutta la Chiesa. In questo caso è la figura di un sacerdote, sarebbe stata bella ugualmente la figura di una laica, un laico, ma oggi la Chiesa ha particolarmente bisogno di vedere figure esemplari di sacerdoti”. Ha detto il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che ha aggiunto: “Di Gesù si è sempre detto che ha guarito i malati, ha soccorso i poveri, e questo dovrebbe dirsi di ogni ministro della Chiesa. La figura di don Mottola – ha sottolineato– è esemplare da questo punto di vista. È stato anche un educatore, un formatore, e spero che questa beatificazione possa incoraggiare stili nuovi e impegni nuovi anche nella formazione del clero”.

Il passo successivo alla beatificazione, se ci saranno le condizioni, potrebbe quindi essere quello della santificazione.