Indagine Excelsior, Cciaa: previste oltre 2 mila assunzioni nella provincia di Crotone

Crotone Attualità

Ben 2.490 nuove assunzioni, di cui 700 nel mese di settembre 2021 nella provincia di Crotone. È questo il dato che emerge da uno studio della Camera di Commercio di Crotone che ha elaborato i dati dell’ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell’industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall’ANPAL nell’ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo Settembre –Novembre 2021.

I dati evidenziano, inoltre, 7.700 assunzioni nella regione Calabria e complessivamente in Italia circa 526.000. Le previsioni settembre 2021 risultano essere superiori persino a quella registrata a settembre 2019 di ben 770 unità e di 790 unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

La previsione occupazionale nel nostro territorio rimane stabile nella sua crescita – è il commento del Commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – le previsioni per il mese di settembre risultano superiori a quelle registrate negli anni precedenti, segno che la ripartenza post Covid-19 si mantiene stabile, anche in considerazione dell’aumento della popolazione vaccinata.”

Nel 31% dei casi le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 69% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita.

I CONTRATTI PREVISTI PER LE ENTRATE NEL MESE SETTEMBRE

Le nuove assunzioni si concentreranno per il 71% dei casi nel settore dei Servizi, il restante 29% nel settore Industria e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 700 assunzioni circa 140 unità saranno assunte nel settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone, 120 unità nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, 110 unità nel settore del commercio, 100 unità nel settore delle costruzioni,80 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone, e infine 150 unità ad altri settori.

ENTRATE PREVISTE NEI PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA' NEL MESE

In base alla classe dimensionale circa il 77,38% delle nuove assunzioni riguarderà imprese fino a 49 dipendenti (circa 440 unità); mentre il 15,5% interesserà le imprese con dipendenti da 50-249 unità (circa 70 unità) e il restante 7,11% ad imprese con classe dimensionale superiore a 250 dipendenti (circa 240 unità).

ENTRATE PREVISTE PER CLASSE DIMENSIONALE DI IMPRESA

Circa il 15% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale, 23%); il 12% destinato agli impiegati, il 33% destinato ai professionisti commerciali e dei servizi, il 28% destinato alle figure operai, specializzati e conduttori impianti; e infine il 12% destinato a profili generici.

ASSUNZIONI PREVISTE PER TIPO DI PROFILO

Le nuove assunzioni interesseranno per il 25% giovani, con meno di 30 anni di età e verrà richiesta al 67% esperienza professionale specifica o nello stesso settore.

Infine in base al titolo di studio all’11% dei nuovi assunti verrà richiesta la laurea; al 37% il diploma scuola media superiore; al 25% dei casi la qualifica o diploma professionale mentre la scuola dell’obbligo verrà richiesta solo nel 26% delle nuove assunzioni.

ENTRATE PREVISTE PER LIVELLO DI ISTRUZIONE NEL MESE SETTEMBRE

In 35 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono assunzioni pari al 12% del totale richiesto.

Le nuove assunzioni richieste nel mese di settembre interesseranno per il 41,0% all’ area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio, il 30,2% alle aree commerciali e della vendita, il 10,7% alle aree tecniche e della progettazione, il 10% all’area della logistica, il 5,3% all’area amministrativa e infine solo 3% alle aree direzione e servizi generali. Nel dettaglio, le professioni più difficili da reperire risultano rientrare per il 52,9% nell’area della logistica; il 44,1% nell’area aziendale dedicata alla produzione di beni ed erogazione del servizio,il 38,7% nelle aree tecniche e della progettazione, il 33,3% nelle aree direzione e servizi del servizio, il 17,5% delle aree commerciali e della vendita e infine il 16,2% nell’area amministrativa.