Carta del Docente usata per acquistare “altro”, sanzionati 62 insegnanti e un commerciante
Avrebbero dovuto usare il bonus da 500 euro per acquistare libri, corsi di formazione, biglietti per musei o per rappresentazioni teatrali, ma anche software o computer, e invece li avrebbero spesi per comprare smartphone, smart tv, ed elettrodomestici vari.
È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme, nell’ambito di un più vasto controllo svolto assieme al Comando Provinciale di Catanzaro per contrastare le percezioni indebite di erogazioni pubbliche.
Nello specifico, è stato scoperto un meccanismo che avrebbe permesso agli insegnati di effettuare un falso acquisto rientrante nella categoria merceologica consentita, così da poter spendere il bonus.
Successivamente il prodotto sarebbe stato reso e scambiato con altri apparecchi - anche molto più costosi - non rientranti però tra quelli acquistabili.
Un metodo ingegnoso per sfruttare dunque i 500 euro per finalità completamente differenti da quelle previste dal Ministero.
A seguito di una approfondita analisi svolta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, è emerso come al centro del “sistema” vi fosse un noto esercizio commerciale del comprensorio, che avrebbe avallato il tutto almeno in una sessantina di casi.
Le indagini hanno permesso di riscontrare “una diffusa situazione di irregolarità” che coinvolge anche 62 insegnanti.
Per questi motivi le fiamme gialle hanno sanzionato il commerciante ed attivato il Ministero dell’Istruzione al fine di recupere le somme indebitamente rimborsate, pari a 35 mila euro.
Inoltre, sono stati sanzionati tutti gli insegnanti coinvolti per una cifra pari a tre volte l’importo speso indebitamente, per un totale di circa 210 mila euro.