Borgia. Arrestato presunto esecutore materiale di un omicidio del 2013

Catanzaro Cronaca

Arriva una condanna per l’omicidio di Luigi Di Gianni, ucciso il 13 gennaio 2013 a Isola d’Asti. Le manette sono scattate per un 33enne di Borgia accusato di detenzione abusiva di arma e omicidio volontario in concorso.

È stata la prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Torino ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo, eseguita dai carabinieri di Borgia che lo hanno rintracciato in Austria.

Il 33enne è tornato nella cittadina del catanzarese, dove gli è stato notificato il provvedimento per poi esser condotto nel carcere di Siano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

IL FATTO DI SANGUE

Nel 2013 la vittima gestiva un night club a Strevi. Il 13 gennaio di quell’anno stava uscendo di casa per andare ad aprire il locale quando fu attinto da tre colpi di fucile, due dei quali andati a segno mortalmente.

Dalle indagini le forze dell’ordine risalirono al presunto autore e al mandante, entrambi ritenuti colpevoli e condannati nei primi due gradi giudizio.

Si tratta del 33enne arrestato oggi, Ivan Commisso, considerato l’autore del delitto, e del cugino, Ferdinando Catarisano, ritenuto invece il mandante e complice: entrambi condannati a 18 anni di reclusione. Al secondo l’ordine di carcerazione lo ha raggiunto nel penitenziario di Opera, dove si trova già detenuto per altra vicenda.

Il movente sarebbe legato proprio al mondo dei locali notturni. Il presunto mandante viveva con la figlia del proprietario del night club di cui Di Gianni sarebbe stato il gestore occulto.

Morto il proprietario, la figlia aveva ereditato il locale. All’origine del fatto di sangue ci sarebbe stata dunque una discussione sulla locazione mensile del night.