Nelle acque di Capo Vaticano un ammaraggio aereo simulato dalla Guardia Costiera
Nella mattinata odierna, il tratto di mare antistante Capo Vaticano è stato interessato da una complessa esercitazione di soccorso, dove è stata ipotizzata la situazione di ammaraggio d’emergenza di un aereo di linea Airbus 320, proveniente da Il Cairo e diretto a Roma, con a bordo187 persone.
L’esercitazione denominata “AIRSUBSAREX RC/2021”, prevista per lo scorso 12 ottobre, era stata rimandata causa maltempo.
Organizzata e coordinata dal 5° MRSC (Maritime Rescue Sub Centre) della Guardia Costiera di Reggio Calabria, ha consentito di testare il “Piano di emergenza per il soccorso ad aeromobile in mare” e di verificare la capacità di collaborazione sul teatro di operazioni tra equipaggi marittimi di Enti/Forze diverse, la sinergia tra le Amministrazioni e gli Enti coinvolti nella gestione della crisi e nel contempo verificare l’interfaccia mare/terra dei soccorsi.
Le operazioni in mare, si sono svolte in aree prestabilite, secondo gli schemi di ricerca assegnati dall’Autorità coordinatrice, ed hanno visto coinvolte 8 motovedette della Guardia Costiera, 1 della Guardia di finanza e 1 dei Vigili del Fuoco.
L’esercitazione ha visto, inoltre, impegnati cinque elicotteri appartenenti rispettivamente al 2° Nucleo aereo Guardia Costiera di Catania, al 2° Reggimento Aviazione Esercito “Sirio” di Lamezia Terme, al Reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, al 5° Reparto Volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria. Alle operazioni hanno altresì partecipato i nuclei sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli e dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia.
L’elicottero della Guardia Costiera ha anche effettuato una simulazione di evacuazione medica con verricello a mare e successivo trasporto all’ospedale di Lamezia Terme.
I naufraghi, simulati dal personale volontario della Croce Rossa Italiana, sono stati imbarcati a bordo di un’unità da diporto e successivamente sbarcati dalle motovedette che hanno partecipato all’esercitazione nel porto di Vibo Valentia Marina, dove sono stati allestiti presidi di pronto soccorso per il ‘triage’ con posti medici avanzati (P.M.A.). In prossimità è stata adibita un’area quale “punto di raccolta mezzi” per l’approntamento di ambulanze e altre unità di soccorso.
Alla ricezione dell’allarme, la Prefettura di Vibo Valentia ha disposto la costituzione del Centro di Coordinamento dei Soccorsi presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina per la gestione dell’emergenza a terra, che è stata gestita dalla Protezione Civile, dal Servizio SUEM 118 e dalla Croce Rossa Italiana. La vigilanza è stata assicurata da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e da personale della Polizia locale di Vibo Valentia Marina, che hanno garantito la necessaria cornice di sicurezza.
La sinergia instaurata tra il personale delle varie Amministrazioni impegnate nell’esercitazione ha dato un significativo contributo formativo alla gestione della “crisi”, elemento fondamentale soprattutto nei casi di reale situazione di emergenza.