Autorizzati a coltivare Canapa sativa legale, raccolgono “erba” illegale: denunciati
Non è stato necessario nascondere le piantagioni tra le foreste e gli anfratti dell’Aspromonte, “l’erba” illegale veniva coltivata direttamente in azienda.
È quanto scoperto dai carabinieri forestali di Cittanova e Sant’Eufemia che, nel corso di operazioni di controllo sulla canapicoltura, hanno rinvenuto presso un’attività agricola di Taurianova ben 54 kg di marijuana, pronta per la vendita o da essiccare, al posto della canapa sativa legale.
I militari, inoltre, hanno rinvenuto 24 piante ancora radicate oltre ad una cospicua riserva di semi di canapa indiana conservati in cinque barattoli opportunamente nascosti all’interno dei magazzini, adibiti ad essiccatoi.
Il proprietario dell’azienda agricola, S.P., di 49 anni, che è stato denunciato: in realtà era autorizzato alla coltivazione della canapa sativa che, come prevede la legge sulla canapicoltura, non deve avere il contenuto di Tetraidrocannabinolo (THC), la sostanza psicoattiva tipica di alcune varietà di questa specie, superiore al 0,6 per cento.
Nel corso del controllo, inoltre, è emerso che l’azienda lavorava con energia elettrica gratis poiché collegata abusivamente alla rete principale. L’imprenditore dovrà rispondere anche di questo.
Sempre nel corso degli stessi controlli, i Carabinieri forestali hanno poi denunciato a piede libero P.D., 20enne di Polistena che, su dei terreni di proprietà della madre, coltivava canapa, formalmente legale, ma che le analisi di laboratorio hanno dimostrato possedere un contenuto di THC ben superiore ai limiti di legge.
Inevitabile il sequestro di circa 140 piante e la denuncia per il giovane coltivatore.