Catanzaro, carenza di aule: la senatrice Granato chiede tavolo tecnico con il prefetto

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“È davvero molto grave trovarsi davanti ad una situazione del genere che compromette tanto la qualità della didattica quanto la qualità del lavoro dei docenti, dopo aver avuto anche rassicurazioni in merito alla risoluzione del problema da parte del dirigente scolastico”. Così la senatrice Bianca Laura Granato, che ha chiesto un incontro con il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta al fine di avviare un tavolo tecnico.

“Essendo venuta a conoscenza della mancanza di ben 19 aule presso l’istituto Tecnico Industriale “E. Scalfaro”, alla quale al momento non sembrano essere state individuate soluzioni se non quella di attivare la didattica a distanza a rotazione (misura non prevista dalle attuali disposizioni ministeriali, attualmente effettuata dal personale docente in locali anche privi di finestre), e della suddivisione provvisoria della palestra in più locali da adibire ad aule con la conseguente impossibilità di adoperarla per lo scopo al quale sarebbe destinata – prosegue la senatrice – ritengo improcrastinabile la convocazione di un tavolo prefettizio con una rappresentanza degli enti locali (Sindaco e Presidente di Provincia), nonché dei dirigenti scolastici degli istituti sotto dimensionati (Liceo Classico P. Galluppi, in primis), nonché il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e il dirigente ATP di Catanzaro, affinché si individuino in tempi rapidi dei locali che possano accogliere le 19 classi prive di aule, senza sacrificare i diritti dei lavoratori e degli studenti, salvaguardando la qualità dell’offerta formativa”.

“Gli attori principali della vicenda, dagli enti locali all’Ufficio scolastico regionale, dovrebbero conoscere qual è la situazione degli edifici scolastici del territorio con un monitoraggio della disponibilità e dello stato dell’arte per procedere con una adeguata distribuzione degli spazi che tenga conto delle necessità e delle possibilità” conclude. “È auspicabile che si arrivi al più presto ad una soluzione: studenti e docenti non possono continuare ad essere sacrificati”.