Teatrop: la compagnia lametina tra i promotori del progetto “Attori si nasce ma si diventa”
Un altro importante tassello della storica attività teatrale della compagnia Teatrop è stato aggiunto al loro già cospicuo curriculum professionale. Si sono concluse da pochi giorni, tra le sale del Piccolo, sede della storica compagnia, i provini per la scelta di 11 giovani talentuosi under 35 anni residenti nella regione Calabria, con lo scopo di formare e iniziare giovani professionisti al meraviglioso mondo del teatro.
Si tratta di un progetto in itinere approvato dal MiC e che ha visto la collaborazione di Tetrop sotto la direzione di Pierpaolo Bonaccurso, insieme a ICRA Project - Centro Internazionale di Ricerca sull’Attore con sede a Napoli a capo del programma e al partenariato di altre regioni come AIFAS di San Benedetto del Tronto e Abito in Scena di Potenza.
La realtà dell’ICRA Project rappresenta l’unica Scuola di Mime Corporel in Italia, diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore sulla scia di maestri quali Decroux, Feldenkrais Lecoq e Gurjieff.
Scopo dell’iniziativa è quello di creare una sorta di Accademia diffusa, proprio perché le attività pianificate sono state e saranno dislocate su più regioni dell’Italia centro – meridionale, mirando alla creazione di opportunità lavorative in regioni ad alto deficit occupazionale, un valore negativo accresciuto in seguito alla pandemia.
La compagnia teatrale Teatrop partecipa attivamente all’iniziativa proponendo momenti di formazione, attività laboratoriale, spettacoli e seminari rivolti ai soggetti selezionati, i quali saranno regolarmente retribuiti con regolare contratto di assunzione.
Gli 11 artisti selezionati sul territorio calabrese hanno lavorato ad una quattro giorni di prove retribuite con esito finale che ha portato allo studio sperimentale del testo di “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, sottoponendolo poi al pubblico. Si è trattato di un lavoro che ha indagato sul concetto di amore, di sogno e di magia della vita.
L’opera shakespeariana si è adattata perfettamente allo scopo dell’iniziativa destinata ai potenziali giovani interpreti; si è trattato infatti di un’esperienza totalizzante e totalitaria sia dal punto di vista espressivo che artistico. Un progetto fondato sulla sensorialità e sulla scoperta che è soltanto all’inizio e che darà i suoi frutti nella prossima stagione teatrale coinvolgendo non solo giovani attori, ma mirando anche ad un giovane pubblico di fruitori.