Morta in attesa dell’ambulanza a Villa, Asp: “Mezzo arrivato in 20 minuti”
Non risulterebbe agli atti il ritardo di oltre un’ora dell’ambulanza che avrebbe dovuto soccorrere una donna deceduta per un infarto a Villa San Giovanni (QUI).
È quanto hanno assicurato il direttore sanitario dell’Asp di Reggio Domenico Minniti e il medico del 118 dell’Asp di Catanzaro Saverio Ferrari, intervenuti negli studi Rai di Buongiorno Regione in merito alla vicenda.
Minniti ha affermato di aver consultato i dati della centrale operativa del 118 dove sarebbe emerso che il mezzo è partito da Scilla alle 2.17 ed è arrivato alle 2.41, “poco oltre i 18 minuti canonici che in questo momento sono difficili da garantire in Calabria”, ha detto il direttore sanitario.
Il dirigente ha proseguito sostenendo che “non sembra che ci sta stato il ritardo denunciato e aggiungo che, ovviamente, questi dati sono già in possesso della Procura della Repubblica di Reggio”.
Ha quindi fatto riferimento alle criticità del servizio, come la viabilità, dato che il limite fissato a livello nazionale per l’arrivo delle ambulanze è di 18 minuti. Un tempo che potrebbe essere infinito in Calabria a causa della situazione della viabilità.
A questo problema, come afferma Minniti, si aggiunge la “carenza di organico”, il 118, infatti, è “sotto di 2000 unità” e la turnazione, visto che “il personale sanitario è sottoposto a turni sfibranti, rischi sempre maggiori e con stipendi minori”.
Aspetto su cui si è concentrato Ferrari che ha parlato di fuga, dato che “gli stipendi sono fermi dal 2006, e anni fa è stata eliminata anche un’indennità per i medici che prestano questo servizio. In questo momento il 118 in Calabria è inesistente, inefficiente e inefficace”.
Intanto domani si terrà un incontro formale all’Asp per cercare di capire cosa sia successo.